Il silenzio, è questa la decisione presa da Pino Galati arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito dell’operazione “Quinta Bolgia”.

L’ex deputato ha infatti deciso di non rispondere al gip ma i suoi legali, Francesco Gambardella e Salvatore Cerra, ha però fatto le sue veci ed hanno contestato ogni addebito, negando qualsiasi rapporto con soggetti legati alla criminalità organizzata.

Galati, – secondo gli inquirenti -insieme all’ex consigliere comunale lametino, Luigi Muraca, avrebbe fatto mediatore tra Pietro Putrino e i vertici dell’Asp per il controllo del servizio ambulanze.

A testimonianza di ciò ci sarebbero incontri e conversazioni intercettate tra imprenditori, politici e amministratori che avrebbero fatto emergere un piano molto astuto per la gestione delle ambulanze e la regolamentazione di appalti e contratti legati anche all’ospedale di Lamezia Terme.

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