L’anno si conclude tra “sogni e bisogni” , per dirla con l’espressione che conosciamo.
San Martino, per brindare al lavoro, ai frutti, alla malinconica…contentezza di un mondo da ristrutturare, Natale per le preghiere, per i crolli e l’inumano che ci aggrediscono.

Gli americani e Trump, la domanda è chi lo ha scelto. La risposta “E’ la democrazia, bellezza”. Si sa dove abitano le verità? Le ricerche puntano le guerre in atto e quelle nelle teste e nelle tasche di commerci, dazi, ricchezze esagerate e povertà ingigantite, Borsa, i giacimenti su Marte che Elon Musk vuole acquistare .
Le iniziative programmate del Dialog Festival con le associazioni vogliono aiutare ad allentare “catene”, guardare il mondo e fare di più , contestare, ma prendere parte. La partecipazione, questo il punto. “Il lampo in un orecchio, nell’altro il Paradiso”, il verso di De André : le calamità, ma pure il conforto, il benessere. Arrendersi, sbandare no. Non bisogna rinunciare a parlare, impegnarsi, costruire.

“Andando in giro per serate”, si è visto un parterre d’altri tempi, ricco, in pochissime occasioni : per la manifestazione a Reggio Calabria con Occhiuto e i vertici del centrodestra regionale, per Labate ( e’ stato anche da noi…)e Cottarelli, in veste inedita, a parlare di …musica leggera, a Roccella, per gli appuntamenti del Dialog Festival alla Villa Romana di Casignana.
C’è un modo per stoppare l’antipolitica, per coinvolgere i cittadini? Si! Con protagonisti veri, con discorsi comprensibili .
Bisogna recuperare l’abbassamento culturale che riguarda tutti i settori, la scuola dovrebbe insegnare meglio, la politica funzionare come si deve, i social fare meno danni, il voto degli elettori contare di più ( ineludibile la riforma elettorale).
Certo, in Calabria Occhiuto parla a nome di tutto il centrodestra, il Pd, nel centrosinistra, forse solo a nome di se stesso, gli esperti di musica fanno bene a notare, nella cittadina del sindaco Vittorio Zito, che Lucio Battisti, il più grande, non è stato affatto famoso fuori dai confini italiani. Per dire che ce ne stanno discorsi da aprire e da scoprire!
Da noi, Luca Barbareschi e’ stato applaudito a lungo perché sui “temi”, lui che e’ stato parlamentare del centrodestra, ha dimostrato che si può essere trasversali. Ci rinfranca questa cosa, ci convince appieno chi frequenta il garantismo, sollecita la riforma della Giustizia; si apprezza chi inventa lavoro e occupazione senza demonizzare l’impresa privata, si devono però avere meglio le idee sui diritti civili, le politiche dell’accoglienza degli immigrati, la comunicazione. Aggiustare le proprie posizioni si può.
Indovinare le iniziative pure. Come siamo riusciti a fare noi per “borghi e spopolamento”, “Israele”, “scrittori nati in Calabria”, “Mediterraneo”, “popoli tutti alleati” … con Arminio, Morace, Mentana …

Franco Crinó