Cultura, coesione, innovazione sociale, e sviluppo locale sono solo alcune delle parole chiave su cui poggia l’iniziativa del “Laboratorio Cinematografico di Comunità” che ha prodotto il documentario “Casignana il profumo del tempo” che verrà presentato a Roma il 15 febbraio 2023 alle ore 16,30, presso la Fondazione Willy Brandt – Palazzo della Confraternita dei Bergamaschi, Via di Pietra 70.
Ideato e realizzato a Casignana (RC), da Officine delle Idee con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e dei cittadini di Casignana, teso a recuperare alla memoria i fatti drammatici avvenuti il 21 settembre del 1922, dando così vita alla prima “Fabbrica di Comunità”, uno degli strumenti del progetto “Locride 2025 tutta un’altra storia” (progetto promosso dal Gal Terre Locridee e da Officine delle Idee con la partecipazione dei 42 comuni della Locride e la condivisione della Città Metropolitana e della Regione Calabria) per promuovere la partecipazione dal basso, attiva e creativa, delle comunità locali nel processo di produzione culturale.
“Un progetto che – come afferma il Sindaco di Casignana Rocco Celentano ha consentito alla comunità Casignanese di recuperare e trasferire alle nuove generazioni un avvenimento che ha fortemente influenzato la sua storia”.
Il progetto è partito quindi dal bisogno degli abitanti di Casignana, un borgo della Locride in provincia di Reggio Calabria, di recuperare alla memoria i fatti drammatici avvenuti il 21 settembre del 1922, quando i carabinieri e i fascisti spararono contro i braccianti della cooperativa “Garibaldi”, colpevoli di aver organizzato un’occupazione delle terre di proprietà del principe di Roccella. Un avvenimento, questo, che ha fortemente inciso sulla comunità locale e che è stato scelto per realizzare il “Laboratorio Cinematografico di Comunità”.
Grazie ai dibattiti con gli esperti (storici e scrittori) e al confronto nato all’interno della stessa popolazione, il “Laboratorio Cinematografico di Comunità” ha consentito agli abitanti di Casignana, al di là delle proprie competenze e ruolo sociale, di acquisire nuovi strumenti e chiavi di lettura per apprendere meglio ciò che è avvenuto attivando un approccio non solo consapevole, ma anche critico. Alla comunità di Casignana è stata così offerta l’opportunità di vivere un’esperienza unica ed originale e di poter esprimere la propria opinione in un contesto libero da preconcetti e quindi culturalmente interessante e coinvolgente.
Gli incontri sono stati condotti e strutturati in modo da stimolare nei partecipanti le capacità critiche verso il racconto dell’evento, determinando anche una diversa capacità di osservazione e di interpretazione della realtà.
La realizzazione del documentario è diventato uno strumento di sollecitazione culturale e formativa.
Il “Laboratorio Cinematografico di Comunità” con la produzione del documentario “Casignana Il profumo del tempo” prodotto da Antonio Blandi e Fausta Comite di Officine delle Idee, con la collaborazione del Comune di Casignana, e del Gal Terre Locridee e co-diretto da Francesco Aiello, Andrea Belcastro e Dario De Luca ha centrato gli obiettivi prefissati ed in particolare ha stimolato una maggiore consapevolezza nella comunità di Casignana.
In sintesi, il cinema e le produzioni video come metodologia espressiva che favoriscano processi e percorsi per crescere e sentirsi parte della comunità. In grado, inoltre, di attivare strategie utili ai processi di cittadinanza attiva per il consolidamento e ove necessario, la ricostruzione culturale dal basso che faciliti il coinvolgimento, la partecipazione, la circolazione delle idee e quindi il trasferimento delle conoscenze e il confronto.
“Il patrimonio identitario e il patrimonio culturale rappresentano le radici su cui costruire il futuro e il riscatto delle piccole comunità” – afferma Franco Crinò Vice Sindaco di Casignana – “e a Casignana abbiamo deciso come amministrazione comunale e grazie anche all’impegno della Delegata alla Cultura Agata Mazzitelli di dare forza, in modo concreto, ad un percorso di recupero della memoria che possa contribuire a migliorare l’offerta turistica valorizzando non solo la Villa Romana, ma anche il contesto paesaggistico rurale e soprattutto il centro storico”.