Ci sono i fondi per intervenire con la somma urgenza per preservare da eventi alluvionali un patrimonio storico di inestimabile valore. E’ quanto hanno spiegato i tecnici della Soprintendenza agli amministratori locali, a margine di un sopralluogo presso il sito archeologico della Villa Romana di Casignana, colpito dalla recente ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Calabria.

A riportare la peggio alcuni mosaici, interamente ricoperti dal fango. Il sottopasso tra la zona monumentale e la zona residenziale della Villa è diventato nella circostanza una “vasca” d’acqua. Il timore è che altre eventuali piogge possano causare nuove inondazioni e compromettere la tenuta dell’intera area archeologica. Intanto, come riporta Ilario Balì su ilreggino.it,  i mosaici che hanno subito i danni maggiori sono stati ripuliti da un impiegato interno. «C’è l’attenzione necessaria per preservarli – ha espresso il vicesindaco di Casignana Franco Crinò – ma bisogna fare presto. Se entro pochi giorni non sarà effettuata la ripulitura del fango, molte tessere rischiano di saltare». Presente al briefing anche l’esperto Franco Riccardi.

La villa venne scoperta nel 1963, in occasione dei lavori per la costruzione di un acquedotto, presso la strada statale 106 Ionica ed è stata indagata sistematicamente dalla Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria negli anni ottanta. Dal 1998 il sito è gestito dal comune di Casignana che ha acquisito i terreni limitrofi con il contributo della Comunità montana dell’Aspromonte orientale, permettendo di ampliare l’area indagata.