C’erano anche gli esponenti del comitato Pro Casa della salute di Siderno all’incontro che la direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia ha tenuto ieri in tarda mattinata con i soggetti associativi che fanno parte della rete informale di Comunità competente presieduta da Rubens Curia. Oggetto della riunione, l’analisi delle problematiche relative alle prenotazioni di prestazioni ed esami diagnostici.
In quest’ottica, come riporta Gianluca Albanese su gazzettadelsud.it, Franco Martino e gli altri attivisti presenti hanno proposto alla Di Furia di fare una ricognizione del personale medico e paramedico negli ospedali e negli ambulatori per verificare la presenza di figure professionali che possano essere utilizzate al meglio, o essere indirizzate verso la Casa della salute di Siderno, come nel caso di personale che ha impedimento a svolgere piena attività ospedaliera e potrebbe essere distaccato sul territorio, oppure il personale che già dall’ospedale è stato affidato al territorio ma ancora non ha una precisa collocazione.
È solo il primo di un lungo elenco di suggerimenti che hanno altresì riguardato l’avvio di corsi rivolti ai medici di base per ottenere maggiore appropriatezza nelle prescrizioni di esami strumentali, ma anche l’entrata in funzione del fascicolo elettronico personale, per evitare la ripetizione inutile di esami e visite, già fatti dai pazienti.
Anche per gli accessi al Pronto Soccorso, per la cui disciplina sono stati pubblicati a inizio settembre il manuale di triage e la Flow Chart, gli attivisti hanno proposto di richiedere ai medici di Pronto Soccorso di fornire a quanti vi si rivolgono, gli esiti degli esami eseguiti, sempre al fine di evitare ripetizioni di esami e sovrapposizioni di richieste di esami strumentali.