di Giovanni Padalino
Un aumento del costo dell’energia in Italia durante tutto l’inverno costringerà milioni di cittadini ad abbassare la propria temperatura di riscaldamento, nelle proprie abitazioni.
Una strategia, quella imposta dallo stato, per fronteggiare la grave crisi energetica, scaturita dopo l’invasione russa in Ucraina.
Oggi il nostro bel paese rimane l’ultimo tra tutti i paesi europei nel promuovere un’azione contro il caro energetico.
Attraverso un nuovo decreto, lo stato italiano ha deciso che i cittadini italiani dovranno posticipare di quindici giorni dal solito giorno di inizio per accendere i termosifoni dei propri appartamenti.
Oltre a questo gli italiani, colpiti dal duro carovita, dei prezzi dei generi alimentari di prima necessità e dalle care bollette della luce, dovranno abbassare la temperatura di riscaldamento, del proprio salotto, di almeno un grado al giorno.
Per fortuna gli ospedali e gli ambulatori, luoghi di prima necessità, non dovranno adeguarsi a questo nuovo regolamento, salvaguardando quindi la salute di tanti pazienti fragili, soprattutto i più anziani e i più vulnerabili.
Non solo l’Italia, ma anche i governi di altri stati europei, durante tutto il periodo invernale, hanno deciso di emanare delle misure per cercare di ridurre la domanda di dispendio energetico, causa la netta dipendenza dal gas russo proveniente dall’Ucraina.
L’Italia infatti, prima dell’invasione Russa in Ucraina, avvenuta a Febbraio 2022, era il secondo più grande paese europeo importatore di gas, proveniente dalla Russia, con un totale di più del 40% sul proprio utilizzo totale.
Anche Roma, come riportano molte testate giornalistiche internazionali (BBC news) “, sarà costretta a ridurre del 10 % il proprio riscaldamento.
I leader europei stanno cercando in tutti i modi di capire il modo con cui limitare i prezzi, senza gas e petrolio russo, attraverso dei piani di risparmio energetico.
In Francia, case e uffici saranno riscaldati fino a un massimo di 19°C, senza acqua calda negli edifici pubblici e anche la solita temperatura nelle piscine e nelle palestre sarà ancora più ridotta.
Oltre a questo, ci sarà il divieto di lasciare le porte aperte nei negozi riscaldati e climatizzati.
La Spagna ha imposto il tetto del riscaldamento non oltre i 19°C.
Nella penisola iberica, così come in Francia, le porte verranno chiuse per non sprecare calore insieme a tante luci di tante vetrine di negozi, prima sempre illuminati, saranno spente dopo le 22:00.
La Germania ha smesso di illuminare monumenti ed edifici pubblici per motivi estetici e ha avvertito che il riscaldamento potrebbe essere spento negli ingressi, nei corridoi e in alcune zone degli edifici pubblici.
Grazie al nuovo vertice degli stati membri dell’Unione Europea, tenutasi a Praga, molti dei leader hanno cercato di discutere su un tetto massimo per i prezzi del gas all’ingrosso per proteggere ed aiutare tanti consumatori, tra cui tanti imprenditori.
Molti singoli stati hanno già introdotto limiti nazionali sul prezzo che i consumatori pagano per le unità di energia, tranne l’Italia. Infatti, negli ultimi giorni tanti esercenti sono scesi in piazza per protestare sul caro bollette.
Il tempo sarà breve mentre l’inverno sarà lungo, ed è proprio per questo che l’Italia dovrà muoversi al più resto per non lasciar infreddoliti i propri cittadini.
di Giovanni Padalino – https://www.milanofree.it/