Le trasversali a pettine.

Le trasversali non volute trasversalmente, mentre i nodi vengono al pettine, insomma.

Ci verso l’estate, con sullo sfondo l’ennesima chiusura della strada grandi comunicazioni Jonio-Tirreno, stavolta, stando alle voci che circolano, per più di un anno. E puntuale, a sancire la totale mancanza di una strategia organica di crescita attraverso servizi ed infrastrutture, riemerge il dibattito sul completamento dell’altra trasversale, la Bovalino – Bagnara. E ci si chiede, come sempre, quali siano gli arcani motivi che impediscono anche solo un dibattito serio. Infatti, ogni qualvolta che si prova ad organizzare qualcosa, non si trovano neppure “relatori” tra i vari grandi “Statisti” che la Locride e la Calabria intera sta sfornando senza soluzione di continuità.

Duole dirlo, ma secondo me, come vado da tempo “abbaiando alla luna”, questa arteria non verrà completata per un motivo prettamente politico e per un’assurda guerra tra poveri che “intima” ai politici del territorio di non prendere iniziative in merito al suo completamento. Il problema di questa opera strategica, per capirci meglio, sta nel fatto di trovarsi nello stesso collegio elettorale della Jonio Tirreno. La guerra tra poveri è che da Locri in giù, verso Bovalino, i cittadini e le associazioni varie del territorio che va da Roccella a Locri e della vallata del Torbido, intima ai Politici del comprensorio di non appoggiare la realizzazione di questa opera strategica.

Quindi, i Politici del nostro territorio, purtroppo una classe Politica mediocre e senza spessore che vada oltre il proprio tornaconto personale, non si muove, temendo ripercussioni elettorali sulla propria carriera politica. Infatti, anche da tante discussioni sui Social, viene fuori netta questa contrapposizioni miope di interessi spiccioli in salsa tipica della Locride, che non a caso rimane il culo del mondo in quanto ad infrastrutture e viabilità. Ora che la GC Jonio Tirreno verrà chiusa per oltre un anno, saranno contenti i nostri illuminati conterranei e i nostri grandi statisti regionali e metropolitani. Questo è il vero problema, lo dico a ragion veduta. Intanto la ex 112 è alluvionata dal 2015 e il territorio sta morendo. E i fruitori dei profitti che ha portato la Jonio Tirreno pensano, nella loro infinita “lungimiranza”, che possano guadagnarci dallo svuotamento di intere aree geografiche del loro stesso comprensorio? Lungimiranza alla ‘nduja, tipica della nostra Cultura per ciò che riguarda lo sviluppo del territorio.

Siamo un popolo che, in merito, non solo abbiamo dormito ma li abbiamo anche votati questa manica di grandi Statisti di periferia, con la solita miopia indotta dall’ignoranza di comodo. Attenzione, non dico che siamo ignoranti, perché le cose che ci interessano le conosciamo bene, ma ci fingiamo ignoranti per poter così assecondare logiche assurde che da sempre sono la nostra palla al piede. Ciò che mi sfugge è come fa un popolo a sentirsi furbo quando poi agisce da pecora che potrebbe avere delle praterie e invece si accontenta di un ciuffetto d’erba di nascosto. Chisti simu!

 

Pietro Sergi

Presidente Associazione Culturale Spiriti Liberi Calabresi.