“Altro balzo in avanti dei contagiati da Covid-19 nelle carceri, con il numero dei detenuti positivi che, alle ore 20.00 di ieri, si attestava a 1.982 e quello degli operatori a 1.614. Il numero dei reclusi affetti da SARS-CoV-2 fa dunque segnare un balzo in avanti di ulteriori 450 unità in soli tre giorni. Peraltro, continuiamo a pensare che il dato sia approssimato per difetto, atteso che si registrano ancora disallineamenti fra i numeri comunicati dalle articolazioni territoriali dell’Amministrazione penitenziaria e quelli rassegnati a livello centrale. Così come, almeno per gli operatori, crediamo che non sia realistico il conteggio dei sintomatici, atteso che spesso o quasi sempre non vengono fatti tracciamenti in tal senso”.
Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Nazionale della UILPA Polizia Penitenziaria, commentando l’aumento dei casi di positività nelle carceri che è ormai esponenziale.
De Fazio poi prosegue: “Fra i detenuti sono in atto focolai di vastissime proporzioni, 160 casi a Torino, 113 a Milano Opera, 121 a Napoli Poggioreale, 111 a Prato e 103 a Firenze Sollicciano, solo a voler citare gli istituti penitenziari dove si superano i 100 ed escludendo Milano Bollate (107), dov’è presente un reparto che accoglie positivi provenienti da altre carceri; tuttavia, si continua a tentare di spegnere l’incendio che divampa con qualche bicchiere d’acqua. In particolare, siamo sempre convinti che sia sconsiderato non dotare gli operatori e gli stessi detenuti di adeguati dispositivi di protezione individuale, come le mascherine FFP2, la cui ‘prima’ dotazione di 6.000 pezzi, come fatto sapere dallo stesso Ministero della Giustizia, è avvenuta solo il 10 gennaio scorso e, riteniamo, o non ancora distribuita oppure esaurita nel giro di qualche ora”.
Non solo – rincara il Segretario della UILPA PP –, ma ci viene riferito che in qualche istituto penitenziario si allocherebbero nella stessa cella detenuti positivi conclamati e detenuti sani, chiedendo a questi ultimi di sottoscrivere una dichiarazione con la quale si solleva l’Amministrazione penitenziaria e gli altri Enti da ogni responsabilità in caso di contagio. Di fronte a tutto ciò, Ponzio Pilato impallidirebbe!”
“Per il senso di responsabilità che ci pervade – conclude –, rinnoviamo di nuovo l’appello al Governo, alla Ministra della Giustizia Cartabia, la quale proprio oggi pomeriggio visiterà il carcere di Firenze Sollicciano, dove sono 143 i positivi, fra detenuti e operatori, e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché venga reso obbligatorio l’utilizzo delle mascherine FFP2, prevedendone un reale e non barzellettistico approvvigionamento, e venga aggiornato il protocollo di sicurezza sanitario dell’ottobre 2020, ormai insufficiente”.