Venerdì 18 maggio, presso il Palazzo De Agostino di Canolo, l’associazione Thaletes, presieduta da Antonella Calautti, con il patrocinio del Comune, ha organizzato un convegno per la presentazione del libro “Francesco Nicolai e la Colonia Letteraria dell’Arcadia” dell’autore Vincenzo Cataldo. Durante l’evento ha preso la parola il viceprefetto del comune di Canolo, Umberto Campini, che ha accolto e sostenuto l’iniziativa con entusiasmo, ritenendola un’opportunità per dare lustro al comune attraverso un personaggio tanto importante quanto spesso, purtroppo, dimenticato. Il convegno, infatti, è stato incentrato sulla figura di Francesco Nicolai, canolese di nascita che si è distinto a livello nazionale nel corso del diciottesimo secolo. Di umili origini, Nicolai era appunto figlio di un mugnaio, prende presto i voti, probabilmente perché unico mezzo che gli garantisse una formazione. La sua brillante carriera ecclesiastica ha inizio a Gerace, dove viene ordinato vescovo. Viaggia presso le più fiorenti città del tempo, come Napoli e Roma, dove si distingue per la sua formazione e collaborazione con il cardinale Barberini. Amante della cultura, tornato a Gerace dà vita ad una biblioteca che volle lasciare di dominio pubblico. È stato anche scrittore, le cui opere furono pubblicate postume da un suo discepolo. Al convegno, unitamente ai commissari prefettizi di Canolo e alla presidente dell’associazione Thaletes , hanno partecipato il presidente dell’ Ente Parco d’Aspromonte Giuseppe Bombino nonché, in veste di relatori, Raffaele Macry Correale, lo storico Domenico Romeo e l’editore del libro di Francesco Cataldo, Franco Pancallo.
Francesca Vozzo