Saranno avviate a breve le attività di monitoraggio della Processionaria nei siti più “sensibili” del Parco Nazionale dell’Aspromonte. L’Azione integrata prenderà le mosse dal territorio di Canolo (prescelto come caso-studio vista la rappresentatività del fenomeno) e prevede, oltre al contrasto del patogeno, anche una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta alla popolazione. L’attività, concertata con la Commissione Straordinaria del Comune di Canolo, sarà condotta dal Servizio Biodiversità del Parco, guidato da Antonino Siclari e dal LEEA (Laboratorio di Entomologia ed Ecologia Applicata) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il cui Responsabile scientifico è Carmelo Peter Bonsignore. “La Processionaria del Pino” – ha spiegato il Presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Giuseppe Bombino – è una singolare specie di insetto infeudata alla pineta e divenuta, nostro malgrado, un triste elemento d’arredo del paesaggio forestale. La notevole diffusione dell’ospite e la presenza diffusa del fitofago forestale determinano problematiche fitopatologiche e igienico-sanitari connesse alle pullulazioni della specie che allarmano sia i fruitori occasionali della pineta quanto le comunità. Rispondendo alle sollecitazioni provenienti dalla cittadinanza canolese e ribadendo la nostra vicinanza alle istanze del territorio, nel prossimo futuro saremo impegnati, attraverso l’ausilio  fondamentale di esperti del settore,  nello studio di un’adeguata rappresentazione delle dimensioni del problema nell’ambito dei comprensori più a rischio del Parco. A tal proposito, sarà posta attenzione agli strumenti informativi in grado di fornire in tempo reale un quadro attendibile del grado di infestazione in ambienti boschivi e nelle aree verdi, sia pubbliche, sia private, al fine di progettare le più opportune strategie di intervento. Con queste attività di importantissimo valore ambientale e naturalistico – ha concluso Giuseppe Bombino – continua la nostra opera  di supporto alle comunità dell’Aspromonte e volta alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio di biodiversità, il cui valore viene sempre più percepito quale fattore di progresso e di sviluppo del territorio”.