“Si sono svolte sessanta audizioni, che sono veramente tante. Proprio giovedì è iniziata la discussione generale con interventi dei 5 Stelle, del Pd, della sinistra piuttosto che di Fratelli d’Italia e Lega. I toni del dibattito mi sembrano molto civili e costruttivi. Abbiamo fissato per il 27 giugno la scadenza per gli emendamenti ed allora si inizierà a votare.

Però la base di partenza mi sembra molto migliorata rispetto agli slogan e gli scontri bipartisan”. A dirlo il ministro agli Affari regionali e autonomie Roberto Calderoli ieri a Vibo Valentia ad una conferenza stampa sull’autonomia differenziata organizzata dalla Lega. “Gap, differenze e sperequazioni -ha detto Calderoli- sono conseguenze dello Stato centralista e non di un’autonomia che non c’è ancora. Il mio interesse è parificare tutti i territori dal punto di vista infrastrutturale e mettere in condizione ciascuna regione, anche quella più in ritardo, di poter correre. Se corre la Calabria, se corre il Mezzogiorno il primo ad essere avvantaggiato è tutto il Paese”. “Questa riforma – ha aggiunto – non acuisce le distanze tra regioni. Ad esempio, nella sanità, nel momento in cui andrò a verificare i livelli essenziali di assistenza o i Lep nel caso degli altri diritti civili e sociali, l’effettiva erogazione di quel servizio, di quella funzione, sarò in grado di correggere ogni disfunzione. Non esiste che una regione come la Calabria abbia una salute commissariata da anni. Intanto il segretario generale della Cgil Calabria, Sposato, da Crotone, ricorda che “la Calabria non vuole la divisione tra regioni di serie A e di serie B” e invita anche il presidente della Regione, Occhiuto, “a rivedere la sua attuale posizione sull’Autonomia differenziata”.

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