E’ il 32esimo del secondo tempo di Africo-Roccella, match del girone B del torneo di Promozione. Marco Sorgiovanni, capitano del club amaranto, si appresta a battere una punizione e ha appena posizionato il pallone a terra. All’improvviso però viene colpito alle spalle da un avversario. Si accascia a terra e perde i sensi. In campo e sugli spalti si vivono momenti di terrore. Soltanto l’intervento di alcuni dirigenti, che hanno immediatamente praticato le manovre di emergenza sanitaria ha permesso di salvare la vita al calciatore, il quale ha riportato la lesione di due vertebre e un evidente ematoma alla schiena. A raccontare e denunciare quanto accaduto è stato lo stesso Sorgiovanni attraverso i suoi canali social. «Faccio fatica a pensare che ancora nel 2022 possano accadere episodi simili su un campo di calcio – è il suo sfogo – Bisogna prendere provvedimenti al più presto altrimenti non si cambierà mai. Giocare a calcio deve essere un divertimento e non una caccia all’uomo, sono davvero amareggiato e ringrazio tutti per la vicinanza dimostrata».
Netta anche la posizione del Roccella. «L’episodio travalica ogni logica sportiva e, a giudizio della società, trascende nella violenza gratuita, penalmente rilevante – si legge in una nota ufficiale – cui non si dovrebbe mai assistere in occasione di manifestazioni sportive. Riteniamo opportuno sollecitare l’attenzione degli organi responsabili affinchè, a prescindere dalle azioni in sede penale che la società sta valutando di intraprendere nei confronti dell’atleta responsabile, si vogliano adottare nei confronti dello stesso le sanzioni disciplinari sportive più adeguate alla gravità dell’episodio».
Ilario Balì-ilreggino.it