R. e P.

Il calcio a Locri vive un momento di crisi, c’è chi lo vuole sostenere davvero, non solo a parole ma con fatti concreti. Purtroppo c’è chi sembra remare contro. Cosa c’è dietro?
Sui social impazzano commenti di tutti i generi. Tra i tanti quello di Armando Panetta è il più deciso. “È diventata una barzelletta… mesi e mesi di speranza, giorni di entusiasmo per un’iscrizione riuscita ed in bilico fino all’extra time… penso che questa storia sia durata anche abbastanza… è il momento, ora o mai più, di dare sostanza CALCISTICA, con comunicazioni ufficiali su come si intende procedere, prendendo in esame eventuali alternative che mantengano la squadra a Locri… fatto 30 non si può non fare 31… Se qualcuno è in ascolto, batta un colpo. ORA O MAI PIÙ”.

Di pari passo ai dubbi e alle richieste di un approccio dinamico e concreto si sono incontrati ben 4 ex presidenti dell’AMATA Squadra del LOCRI CALCIO, che hanno approfondito con serenità ed equilibrio l’attuale situazione e si dicono pronti non solo ad un confronto con l’attuale dirigenza ma sono pronti a costruire una nuova LOCRI che, calcisticamente parlando, riparta dai LOCRESI e da atleti del Comprensorio. Hanno voglia di far ritornare i TIFOSI allo Stadio. Hanno pronto un progetto di rinascita anche per il settore giovanile, sia per i ragazzi sia per le ragazze.
C’è chi vuole dare un contributo forte e deciso senza ulteriori “tira e molla” che, in queste settimane, hanno solo portato a dubbi e interrogativi.
C’è chi vuole dare un nuovo inizio.
È il momento di voltare pagina e credere davvero nel calcio a Locri

R. e P.

Mi fa piacere che qualcuno si dica disposto al dialogo… non mi fa piacere che venga usato il mio nome e i miei scritti senza autorizzazione da parte mia… non mi piace che io stesso venga strumentalizzato in querelle di vario tipo… lo dico solo una volta e che risulti ben comprensibile a chi è in visione e in ascolto:
“PER ME NON È IMPORTANTE CHI CI SIA ALLA GUIDA DELL’ A.C. Locri 1909, nel bene o nel male, faccio tifo per questa squadra e questi colori, da quando sono bambino…l’unico mio cruccio è poter vedere la maglia amaranto scorazzare sul campo verde… il mio è un amore incondizionato, chicchessia la società o la persona che ne guida le sorti. Ciò che posso vantare per mio conto, è la fortuna di potermi interfacciare con qualsivoglia interlocutore perchè so di godere della sua stima e del suo rispetto, non fosse altro che ho la fortuna di essere figlio di Carlo Ernesto Panetta e nipote di Armando, persone che hanno permesso a me e ai miei fratelli di crescere con valori e principi che la gente in qualche modo ci sa riconoscere. Ecco, questo è un vanto di cui, anche con presunzione, posso fregiarmi. Ciò che scrivo è sempre frutto di miei pensieri e possibili titubanze, ma sono sempre e solo io a risponderne in prima persona. Scrivo questo post perchè nel presente articolo ho letto il mio nome e il mio cognome e non sono sinceramente avvezzo a fare da apripista a chiunque, in qualche modo, possa trovare condivisibili i miei pensieri. Ringrazio chi li trovasse interessanti, ma poi tragga da sè i propri pensieri e faccia le proprie esternazioni. In fede, ARMANDO PANETTA, una persona e non un burattino”

AD MAIORA.