Ben quattordici Daspo sono stati emessi ieri dal questore di Vibo Valentia, Filippo Bonfiglio, nei confronti di sei calciatori e due dirigenti del Parghelia e di altri sei atleti del Koa Bosco. Per treanni a tutti è fatto divieto assoluto di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive.

Ma a colpire di più della notizia è che i provvedimenti abbiano colpito proprio il Koa Bosco, una squadra composta esclusivamente da giocatori di colore, nata nel 2013 riscuotendo tra l’altro un grande successo e un’ampia notorietà per il suo scopo sociale. Un progetto portato avanti dalla parrocchia di Sant’Antonio da Padova della frazione Bosco di Rosarno con lo scopo di favorire l’integrazione dei giovani extracomunitari, tutti provenienti dagli accampamenti di San Ferdinando e Rosarno.

I fatti che hanno portato il questore ad emettere i Daspo sono quelli avvenuti a Parghelia l’8 aprile scorso quando, a pochi minuti dalla fine dell’incontro di calcio di II Categoria tra la formazione locale e quella rosarnese, era scoppiata una rissa generalizzata che aveva visto coinvolti calciatori e dirigenti di entrambe le formazioni. Cosa che costrinse l’arbitro ad anticipare la fine della partita che la giustizia sportiva avevo poi dato persa a tutte e due le compagini per 0 a 3.

Solo grazie all’intervento dei Carabinieri la situazione era stata poi portata alla normalità consentendo a tutti di uscire dal rettangolo di di gioco. Sull’episodio, la Digos vibonese e la Compagnia Carabinieri di Tropea aveva immediatamente avviato delle indagini.

Furono visionati dei filmati amatoriali e acquisita la distinta di gara, il rapporto del commissario di campo e il referto arbitrale: così si ricostruita la rissa in campo, che sarebbe scaturita dal comportamento di un calciatore della società ospitata che, espulso, avrebbe colpito con un pugno al volto un avversario. Cosa che ave innescato una serie di condotte violente da parte di tesserati di entrambe le società.

I provvedimenti di ieri, redatti dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura, sono in via di notifica: cosa che impedirà a tutti i coinvolti di partecipare alle partite di calcio, già da quelle in calendario per domani

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