Quando mancano nove gare alla fine del torneo di Eccellenza sono sempre dodici i punti di distacco tra la capolista Locri ed il Siderno, che la più prossima delle inseguitrici: il traguardo dell’Interregionale con la vittoria del campionato è sempre più vicino, a 30 anni dalla stagione 1987/88, quando furuno gli uomini di Sandro Stivala, con Umberto Scorrano in campo, a vincere l’allora torneo di Promozione (al termine della stagione 1995/96 l’altro passaggio degli amaranto dall’Eccellenza alla D fu legato a un ripescaggio):
Domenica scorsa è stato superato anche lo scoglio Gallico Catona sul neutro di Palmi, con Puntoriere in gol alla fine del recupero dopo una gara tiratissima, con i reggini di mister Misiti che erano riusciti ad impattare il gol del vantaggio locrese di Iervasi; i numerosi tifosi al seguito hanno praticamente rivissuto la vittoria di Luzzi della nona di andata, con l’under Lombardo in gol al termine del recupero: segnali significativi, a Palmi come già a Luzzi, che l’annata è quella giusta.
Intanto si avvicina l’andata degli ottavi di Coppa Italia a Licata mercoledì 21, per cui la prossima partita interna è stata anticipata a sabato dagli organi federali, con l’accordo della Paolana. Il Locri, che in casa ha macinato solo vittorie dopo il capitombolo della prima giornata con il Soriano, mira naturalmente ai tre punti mentre gli ospiti di mister Caligiuri, in piena zona playout, cercheranno di uscire indenni dal comunale, dopo la brillante quaterna ai danno del Cutro.
La tifoseria, comunque, già guarda alla trasferta di Licata ed i preparativi fervono: si farà visita ad una compagine di blasone ed in società non si nasconde l’orgoglio per una sfida cosi importante.
Gli agrigentini sono al secondo posto de girone A dell’Eccellenza (37 le reti segnate, come il Locri) ed il doppio confronto di annuncia di alto livello: è quindi prevedibile, vista l’importanza della gara di coppa, che tra sabato e mercoledì Scorrano calibrerà le presenze dell’ampia rosa in modo da essere al meglio in ogni gara: in undici giorni ci saranno quattro impegni ed è d’obbligo affidarsi anche al turnover.
CARMINE BARBARO (Gazzetta del sud)