Ai microfoni di Rc Sport Giampiero Squillace, allenatore del Caulonia, racconta la realtà e lo spirito di gruppo che si vive nella sua squadra, militante nel campionato di Prima Categoria.
Mister facciamo il punto su questo primo scorcio di campionato. Domenica avete vinto a Capo Vaticano, che è un campo abbastanza ostico, con una squadra attrezzata per il salto di categoria.
Sicuramente, posso dire che è la vittoria più bella finora, sia a livello di prestigio, sia perché era una partita fuori casa. Nonostante ci potessero essere problemi per il cambio di allenatore, noi abbiamo giocato la partita senza tirarci indietro ed abbiamo lottato su tutti i palloni ed il risultato ci ha premiati. Con un po’ di presunzione mi permetto di dire che non abbiamo rubato nulla: ci sono state molto occasioni da rete, fatto riconosciuto anche dagli avversari, e questa è stata per me ulteriore soddisfazione. Il bilancio sicuramente è positivo finora, nel senso che alla fine ci ritroviamo comunque a ridosso delle prime. La nostra classifica attuale va oltre le nostre più rosee aspettative. Noi vorremmo fare un campionato tranquillo, non con i patemi d’animo dell’anno scorso. Abbiamo iniziato a lavorare da agosto e ci aspettiamo sicuramente grandi cose.
Il gruppo, quindi, è ben amalgamato.
Assolutamente si. I ragazzi sono tutti della zona e hanno un’età media di circa 23 anni e mezzo. La bontà del lavoro che si sta facendo deriva dal fatto che esiste il gruppo. Audino, il nostro capitano, è il portiere della squadra e fa anche da preparatore ai portieri. Del resto ci sono ragazzi all’università, altri lavorano, e fare tre allenamenti a settimana non è facile per nessuno, ma l’impegno non manca ed i risultati si vedono. Si parla di rimborsi spesa, di grandi risorse, di stipendi… Per noi invece quello che stiamo ottenendo è frutto di grandi sacrifici, fatti attraverso il lavoro, e non percepiamo nulla. Anche per questo possiamo dirci di essere veramente orgogliosi di tutti i ragazzi.
L’anno scorso abbiamo fatto un buon campionato ed anche quando eravamo ultimi in classifica, negli allenamenti avevamo 20 ragazzi ad allenarsi, queste sono soddisfazioni. Quest’anno stiamo cercando di ripeterci, anche se le risorse sono pari allo zero. Abbiamo mantenuto per grandi linee il gruppo che già c’era l’anno scorso integrando alcuni ragazzi, ma è sempre un gruppo genuino, un gruppo che vuole divertirsi e giocare a calcio senza grosse pretese e questo ci dà ancor più soddisfazione.
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