“Il calcio riesce sempre a regalare particolari emozioni a tutti gli appassionati, ma in occasione di un derby così importante e così sentito come è quello che si giocherà tra Locri e Siderno, l’aspetto sportivo passa addirittura in secondo piano e il derby finisce con il coinvolgere direttamente tutti i cittadini, compresi quelli che vivono il calcio maniera distratta”.
Pietro Fuda, sindaco di Siderno, confessa di non essere mai stato un grande appassionato del più bel gioco del mondo anche se segue con attenzione le vicende del “suo” Siderno, tuttavia è convinto che “ci sono partite che fanno eccezione e garantiscono uno spettacolo che vale molto più delle categorie che le due squadre rappresentano”. Locri-Siderno, per il primo cittadino, è anche questo. “Il derby con i nostri cugini è una delle partite più sentite del calcio calabrese indipendentemente dalla categoria. Sarà un grande spettacolo anche e soprattutto sugli spalti. Ed è anche un fatto di caratura sociale, fortemente importante, che risale alla notte dei tempi e che si trascina da quando la “rivalità” era il pane quotidiano per gli abitanti delle due città, e non solo in ambito calcistico. Sidernesi e locresi hanno da sempre un’innata cultura sportiva e sono forti di due società che hanno una storia calcistica di oltre centro anni. I tempi, è vero, sono cambiati è già da molti anni il “campanile” tra le due città si è affievolito. Non la rivalità sportiva, però, che è rimasta quella di sempre. Il derby è anche un fatto sociale che polarizza l’attenzione della gente”.
Questa volta le due squadre sono entrambe in testa alla classifica a pari punti… “in altri tempi – dice Fuda – la sfida tra Locri e Siderno riusciva a cancellare anche la classifica e non importava se l’una o l’altra squadra fosse in testa o in coda. Il derby rimaneva il derby e vincerlo rappresentava uno dei principali obiettivi di tutta la stagione per giocatori, allenatore, dirigenti e anche tifosi. Questa volta l’importanza è doppia proprio perché le due squadre sono in testa. Ma torno a ripetere che il derby travalica il mondo del calcio e diventa un fatto sociale. E’ anche ingigantito dai preparativi delle due tifoserie che fanno a gara, anche loro, per superarsi a vicenda in coreografie e in tifo assordante. Un movimento che coinvolge la gente e che invita a essere partecipi sotto l’egida dell’una o dell’altra squadra. L’ augurio – dice Fuda -, è che la partita rimanga un momento sportivo da vivere intensamente ma senza oltranzismi e senza provocazioni e che trionfi la sportività. Una sportività che, fatti salvi alcuni eccessi, in passato, è stata un segno distintivo delle due tifoserie e che rende giustizia a due città che sono il perno di una Locride che, pur oppressa da molti mali, è terra ancora capace si esaltarsi e di lottare per stare al passo con i tempi. Giusto, quindi, dare anche attraverso lo sport un messaggio di civiltà come grande esempio di maturità sociale”.
(fonte gazzetta del sud)