Un tratto di spiaggia suggestivo, ma invaso da 71 villette risultate abusive e per le quali la Procura di Catanzaro ha chiesto il giudizio per 68 delle 70 persone indagate, risultate proprietarie degli immobili costruite davanti la spiaggia di località Panajia, a Caminia di Stalettì, una delle zone più belle della costa ionica del Catanzarese. Nei confronti di costoro – citate in giudizio davanti al giudice monocratico di Catanzaro per il 3 luglio 2023 – si ipotizzano le accuse di abusivo utilizzo della autorizzazione alla navigazione temporanea, abusiva occupazione di spazio demaniale e inosservanza di limiti alla proprietà privata, invasione di terreni o edifici. Dieci le villette rase al suolo per restituire l’area demaniale allo Stato. Parti offese nel procedimento, infatti, risultano l’Agenzia del demanio e il Comune di Stalettì che, dopo la demolizione completa delle strutture, potrà avviare un progetto di recupero dell’area.

Tra i reati contestati anche quello di avere occupato una superficie demaniale marittima sottoposta a vincolo paesaggistico realizzando immobili in muratura senza avere alcuna concessione e in questo modo traendone profitto. Nel lungo elenco di indagati risultano i proprietari degli immobili residenti in diversi comuni della Calabria, ma anche fuori regione. Sarebbero stati loro a violare, come contestato dalla Procura, anche la proprietà privata invadendo i terreni con le costruzioni abusive che per anni hanno permesso di trascorrere vacanze di fronte al mare, ma che ora saranno tutte demolite man mano che i provvedimenti di confisca diventeranno esecutivi. Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Francesco Iacopino, Fausto Salerno, Gianni Russano, Silvana Aversa, Saverio Destito, Antonio Larussa, Caterina Grillone, Maria jiritano, Pierpaolo Greco, Domenico Pietragalla, Luigi Parenti, Danilo Iannello.