Con riferimento alle notizie diffusamente apparse negli ultimi giorni – sia sulle testate giornalistiche online che sui quotidiani cartacei – in relazione al tragico incidente avvenuto a Rosarno venerdì 25 marzo scorso, si ritiene opportuno precisare quanto segue”. E’ quanto scrivono in una nota gli Avvocati Vincenzo Papalia ed Antonio Papalia, difensori dei familiari della signora Maria Carmela Ciurleo, vittima di un incidente a Rosarno (Reggio Calabria) mentre pregava di fronte al portone di casa. “Va anzitutto premesso che – sottolineano gli avvocati – , a fronte di una dinamica del sinistro tragicamente chiara, non vi è alcun elemento noto per sostenere che la povera signora Maria Carmela Ciurleo, poco prima, si fosse premurata ad aiutare l’automobilista ad aprire il proprio box auto, né che questa fosse in condizioni di salute non buone. È, invece, tristemente noto che la povera vittima, al momento del repentino ed inaspettato impatto, si trovasse seduta a pregare davanti alla propria abitazione, peraltro su un alto e largo marciapiede”.

Tuttavia, atteso che ad oggi sono in corso fasi delicatissime d’indagine, “si confida che tutti attendano gli esiti delle attività poste in essere dall’Autorità Giudiziaria, nei cui confronti i familiari della signora Ciurleo ripongono ferma ed incondizionata fiducia”. Si precisa, ancora, “che il PM procedente non ha disposto il sequestro della salma, limitandosi a non concedere il nulla osta alla sepoltura, così da procedere, come per triste prassi, all’accertamento autoptico. Sul punto, l’incarico peritale è stato conferito il 28 marzo scorso e l’autopsia – da tenersi presso l’Ospedale di Locri – non si è ancora svolta in ragione della positività al Covid-19 dei due operatori di sala”.

Sotto questo profilo, “registrata la piena disponibilità del Perito ad espletare il proprio incarico non appena ve ne saranno le condizioni, si auspica che le operazioni possano svolgersi prima possibile, in qualunque luogo a ciò deputato, così da consentire – a distanza di quasi una settimana dal tragico evento – di dare degna sepoltura ad una moglie, mamma e nonna amata e benvoluta dall’intera comunità rosarnese. La famiglia Galati-Ciurleo, da ultimo, esprime sentimenti di commossa riconoscenza a tutti coloro che stanno manifestando loro vicinanza, chiedendo tuttavia il più ampio e rispettoso riserbo”, conclude la nota

fonte: strettoweb.com