Nella serata del 12 ottobre scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cirò Marina hanno arrestato per “tentato omicidio aggravato e premeditato”, “ricettazione” e “porto in luogo pubblico di arma clandestina” un 68enne, operaio, originario e residente nel centro cirotano, accertando che lo stesso, nella medesima mattinata, si sarebbe recato presso un pubblico esercizio, di cui è titolare il genero, un 49enne del luogo, e, nel tentativo di risolvere un diverbio dovuto a vecchie acredini, sfociato in una colluttazione, avrebbe tentato di attingerlo con un’arma da fuoco, senza tuttavia riuscirvi a causa del suo inceppamento, quindi fuggendo immediatamente e lasciandola cadere sul pavimento.
I carabinieri, immediatamente giunti sul posto, poiché contattati dalla vittima, hanno sin da subito, constatato la presenza sul pavimento di quei locali di una pistola semiautomatica marca “Beretta”, calibro 6.35, con la matricola “punzonata”, al cui interno era ancora inserito un caricatore con 9 (nove) colpi, risultata essere da un primo esame inceppata. I militari procedevano così ad acquisire sufficienti elementi di reità nei confronti del suocero, suffragati dall’esame delle immagini di alcune telecamere di videosorveglianza. L’arma è stata quindi sequestrata per gli esami dattiloscopici e le apposite perizie.
Rintracciato il 68enne presso la sua abitazione, veniva quindi condotto in Caserma per il prosieguo degli accertamenti di rito per poi essere arrestato in ragione degli elementi di prova acquisiti e trasferito alla Casa Circondariale di Crotone, in attesa dell’udienza di convalida, che si terrà nei prossimi giorni.