Soldi che sarebbero “spariti” durante il ritiro della pensione o nel corso di operazioni versamenti sui libretti di risparmio. Vittime “preferite” ignari vecchietti correntisti che secondo gli inquirenti sarebbero stati raggirati niente di meno che dal direttore di un ufficio postale di un paese della provincia vibonese, esattamente della frazione Brattirò, a Drapia, e che oggi, su ordine del Gip del capoluogo napitino, è finito ai domiciliari.

Al dirigente si contesta difatti il reato di peculato aggravato essendo sospettato appunto di essersi appropriato, più volte ed in momenti diversi, di somme di denaro relative ai risparmi dei clienti e dei quali aveva la disponibilità in ragione del suo servizio.

L’indagine è partita proprio dalla segnalazione, a gennaio scorso, di uno dei clienti di Poste Italiane, che aveva rappresentato un comportamento anomalo da parte di un addetto postale.

Sulla scorta di quanto raccontato gli uomini della Squadra Mobile hanno iniziato ad investigare, anche con la collaborazione di Poste Italiane grazie alla quale è emerso come l’addetto indicato fosse proprio il Direttore dell’Ufficio.

Gli agenti hanno anche attivato delle intercettazioni ambientali e audio-video all’interno dell’ufficio postale interessato e, nel tempo, avrebbero ripreso più volte l’indagato mentre prendeva delle banconote direttamente dalle casse tanto da indurre gli investigatori a ritenere che lo stesso potesse fare un uso personalistico di quel denaro.

Sempre secondo gli investigatori, poi, il direttore, in più occasioni avrebbe trattenuto indebitamente il denaro dei correntisti al momento dello svolgimento di operazioni allo sportello, adducendo di volta in volta degli errori o “problemi tecnici per giustificare doppi o multipli utilizzi della carta di debito o credito dell’utente.

Sulla scorta degli elementi acquisiti nel corso delle indagini il Pm titolare del fascicolo ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Vibo Valentia l’emissione della misura cautelare degli arresti domiciliari a carico dell’indagato, eseguita dalla polizia.

Dalla polizia informano che chiunque volesse segnalare eventuali ammanchi da conti correnti postali, in particolare ai danni di persone anziane, può farlo direttamente presso la Squadra Mobile della Questura cittadina.

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