La Polizia di Stato di Catanzaro ha dato esecuzione all’ordinanza cautelare, emessa dal Gip del capoluogo calabrese su richiesta della Dda, nei confronti di 23 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti di cui agli artt. 73 e 74 Dpr 309/90, nonché di altri reati in materia di armi e tentata estorsione, a vario titolo loro rispettivamente ascritti.
L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Catanzaro e dal Commissariato di Polizia di Lamezia Terme, con il supporto di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine e di unità cinofile, è stata resa possibile grazie all’attività investigativa scaturita dall’arresto di due soggetti, colti nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di cocaina. Gli elementi indiziari acquisti hanno riguardato una presunta associazione dedita al traffico di stupefacenti, operativa a Lamezia Terme, e luoghi di approvvigionamento, in provincia di Vibo Valentia (Mileto) e Reggio Calabria (Gioia Tauro), avente la base logistica, e luogo di stoccaggio dello stupefacente, facilmente controllabile dagli indagati, nonché soggetta, tramite scanner, ad accurate “bonifiche”, per individuare eventuali microspie installate dalle forze di polizia, con la relativa piazza di spaccio in Piazza Mercato Vecchio di Nicastro, frequentata da giovani.
Dei 23 indagati, 6 sono stati destinatari di custodia cautelare in carcere, uno di arresti domiciliari, 15 di obbligo di dimora e uno di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase delle indagini preliminari.