Raggiunto, ieri pomeriggio, l’ accordo tra le strutture sanitarie private e la Struttura Commissariale, per il Piano di rientro. Concesso, l’ incremento di 3 milioni di euro sul budget , ma solo fino a dicembre 2015. A presentare, ieri, l’ ipotesi di accordo, è stato il commissario alla sanità- Massimo Scura- che ha illustrato le varie fasi del piano: si, all’ incremento di budget di 3 milioni di euro, previsti per il 2015, mentre per il 2016, si procederà all’ utilizzo di nuove tariffe. Il budget, per quest’ anno, non prevederà alcun incremento delle somme stanziate: il criterio di distribuzione sarà proporzionale rispetto all’ attribuzione del budget nel 2015. L’ accordo, implica la rinuncia a qualsiasi forma di contenzioso in merito alle tariffe per il periodo da giugno a dicembre 2015- ha spiegato il sub commissario alla sanità- Andrea Urbani.
Un’ accordo, raggiunto dopo ore di trattative, un decreto e un ricorso al Tar da parte di alcune rappresentanti delle strutture private accreditate per le prestazioni sanitarie e socio- sanitarie, che chiedevano il rinnovo delle tariffe, fermo al 2009. Ora che il budget per il 2015 è stato ridefinito e quello per il   2016 è stato stabilito, esclusa la maggiorazione dei 3 milioni di euro, sara possibile per  aziende, che cittadini, in particiolare anziani e disabili una migliore programmazione di spesa. L ‘accordo, prevederà un sistema tariffario unico, per tutte le associazioni di categoria: basta quindi alle tariffe diverse, in funzione dei contratti di lavoro dei dipendenti delle aziende.  Per il 2016, solo tariffe uniche che, per il momento, però, sono ancora provvisorie, in attesa che siano rimodulati i nuovi requisiti di  accreditameno e le nuove tariffe definitive.
Niente paura, comunque, promettono i vertici sanitari- le nuove tariffe, saranno più basse delle precedenti con maggiori prestazioni, soprattutto nell’ ambito dell’ assistenza domiciliare, a vantaggio della sanita territoriale.
Piera Galluzzo
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