Due dirigenti della Regione Calabria e altrettanti funzionari dell’Arpacal sono stati sospesi dal servizio per un mese, in relazione all’indagine che nello scorso marzo aveva portato a raccogliere quelli che gli inquirenti definiscono come dei “gravi indizi” a loro carico, contestandogli, a vario titolo, di aver concesso e agevolato l’aumento del quantitativo di rifiuti in ingresso nell’impianto di compostaggio di Vazzano, in provincia di Vibo Valentia, e così facendo favorendo una serie di attività ritenute illecite.
L’ordinanza di applicazione delle misure interdittive, emesse dal Gip del Tribunale del capoluogo napitino, su richiesta del Procuratore Camillo Falvo e del sostituto co-titolare delle indagini, è stata eseguita stamani dai Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e del Nipaaf, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Vibo Valentia.
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