La richiesta d’aiuto è stata inviata direttamente dalla vittima che ha chiamato il 112 e fatto arrivare una pattuglia dei carabinieri a casa prima che la situazione potesse addirittura peggiorare.

All’interno dello stabile i militari hanno potuto rilevare le tracce di quanto era appena accaduto, tra l’altro – e come in casi simili spesso accade – anche alla presenza di una bambina di pochi anni.

Parliamo di un ennesimo caso di presunta violenza tra le mura domestiche, dove a farne le spese è stavolta una donna bulgara, residente nello scalo dell’area urbana di Corigliano, presunta vittima del compagno violento, suo connazionale, oggi finito in arresto, in flagranza, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e di lesioni aggravate.

Una volta giunti sul posto i carabinieri hanno subito analizzato la vicenda, anche grazie agli elementi indiziari raccolti nell’appartamento, mentre la donna è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale di Corigliano, dove le sono state riscontrate delle lesioni diffuse su varie parti del corpo.

Dell’accaduto è stata poi data immediata comunicazione al Magistrato di Turno della Procura della Repubblica di Castrovillari che ha disposto che l’uomo venisse associato presso il Carcere della città del Pollino.

L’arresto è stato eseguito nel tardo pomeriggio di ieri dai militari della Stazione di Corigliano Scalo, supportati di colleghi della Sezione Radiomobile del Reparto Territoriale, con il coordinamento investigativo della Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio.

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