Percepivano illecitamente il reddito di cittadinanza, così la Guardia di Finanza di Crotone ha denunciato 41 persone, tra cui un boss della ‘ndranghetafamiliari di persone imputate per associazione mafiosa e traffico di stupefacenti e soggetti residenti all’estero.

I finanziari hanno quindi scoperto che il presunto boss della locale di ‘ndrangheta di San Leonardo di Cutro, Alfonso Mannolo, percepisse anch’egli il contributo statale. L’uomo è stato arrestato il 29 maggio 2019 per associazione mafiosa, traffico di droga, riciclaggio, estorsione e usura.

Con lui sono state denunciate altre sette persone, familiari conviventi di persone arrestate insieme a Mannolo nell’ambito dell’operazione Malapianta: anch’essi, stando agli investigatori, avrebbero percepito il reddito di cittadinanza con false dichiarazioni. Il danno accertato per le casse dello Stato ammonta a 92 mila euro.

Le fiamme gialle hanno passato al setaccio una lista di persone condannate definitivamente, attualmente imputate e detenute per associazione mafiosa.

Nell’ambito delle indagini sono emersi altri elementi sulla situazione fiscale dei soggetti controllati: 17 avevano partite Iva attive, dunque imprenditori a tutti gli effetti, e operavano in diversi settori economici, dalla ristorazione alla vendita di calzature, l’edilizia, l’agricoltura, la produzione di infissi, la gestione di stabilimenti balneari, l’allevamento. Tra questi spicca anche un avvocato.

Sono ritenuti tutti evasori totali, dato che non avrebbero mai presentato le dichiarazioni dei redditi e, pertanto, la loro posizione sarà oggetto di ulteriori controlli.

Due persone sono residenti stabilmente in Germania ma, dichiarando la loro residenza nella provincia di Crotone, sono riuscite ad percepire il Reddito di cittadinanza per un totale di 15.000 euro. Undici persone, inoltre, avrebbero ottenuto illegittimamente il beneficio fornendo delle false attestazioni.

I finanzieri sono riusciti a intercettare l’acquisizione indebita del sostegno economico anche da parte di una persona di Cirò Marina, destinataria di misura cautelare degli arresti domiciliari, nel gennaio 2018, nell’ambito dell’operazione “Stige”. Quest’ultimo avrebbe percepito il Reddito di Cittadinanza dall’aprile 2019 per un totale di 9.500 euro.

Le Fiamme Gialle pitagoriche poi hanno scovato tre percettori della prestazione sociale mentre lavoravano in nero. Tra questi Gaetano Santoro, già condannato, con sentenza passata in giudicato l’11 dicembre 2018, per associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di stupefacenti nell’ambito dell’operazione condotta nei confronti della ‘ndrangheta crotonese e denominata “Heracles”.

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