Supera le 75 tonnellate il quantitativo di pellet da riscaldamento che la Guardia di Finanza ha sequestrato ad un’azienda boschiva della presila crotonese, indagando anche il titolare dell’impresa, oltre ad un dipendente di un laboratorio di analisi locale, poiché secondo gli inquirenti avrebbe messo venduto del prodotto “taroccato” e per questo denunciati per i reati di contraffazione e di frode in commercio.

Dalla indagini sarebbe difatti emerso che l’imprenditore abbia commercializzato il pellet utilizzando indebitamente un noto marchio di certificazione europea – che è sinonimo di garanzia di qualità per il consumatore finale – ed indicando sulle confezioni valori rappresentativi del cosiddetto “potere calorifico” notevolmente superiori a quelli reali, utilizzando per questo delle certificazioni chimiche rilasciate appositamente, rendendo pertanto il prodotto più appetibile per gli acquirenti.

Nel corso dell’operazione, eseguita sia nell’impresa boschiva che in poco meno di una trentina di rivenditori del crotonese, catanzarese e cosentino, sono state così ritirate le 75 tonnellate di pellet, confezionate in sacchi di plastica che riportavano l’indicazione di un potere calorifico da 5.400 kcal/kg, superiore a quello effettivamente accertato che è di 4.472 kcal/kg.

Sequestrate anche più di 400 mila confezioni di plastica, da 15 kg ciascuna, su cui era presente il marchio della certificazione che si ritiene contraffatto e le indicazioni fraudolente, e tutte pronte per essere riempite col prodotto.

Gli investigatori spiegano che “le energie da biomassa, in un momento in cui il prezzo del gas e dei combustibili fossili risulta particolarmente instabile, rappresentano la prima alternativa tra le rinnovabili e la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie e, di conseguenza, il volume degli scambi commerciali ha assunto dimensioni sempre maggiori”.

“Parallelamente, laddove la possibilità di produrre utili è trainata dalla crescente domanda, risulta, altresì, crescente la possibilità di riscontrare condotte illecite nello specifico settore ed, in particolare, proprio nel settore del pellet da riscaldamento che è soggetto a particolari regole destinate a garantire la qualità della filiera produttiva e la conformità ambientale del prodotto”, concludono le fiamme gialle.

L’operazione è stata eseguita dai finanzieri del Comando Provinciale di Crotone. Il decreto di sequestro preventivo è stato emesso dal Gip del Tribunale cittadino su richiesta dalla Procura della Repubblica pitagorica.

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