A distanza di circa quattro anni dall’omicidio di Bruno Lazzaro , la Cassazione ha confermato la sentenza di secondo grado a carico di Gaetano Muller, condannato in via definitiva a 16 di reclusione.

Un fatto di sangue, quello che vide vittima Lazzaro, che scosse la comunità di Sorianello, in provincia di Vibo Valentia, e nata per una questione di gelosia.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Muller, all’epoca ventitreenne, avrebbe sferrato diverse coltellate contro il cugino, una delle quali lo ferì in modo particolarmente grave all’addome, causandone la morte .

Come lui stesso confermò, la lite sarebbe nata per ragioni sentimentali: una ragazza contesa tra i due. Questa, secondo gli investigatori, sarebbe la figlia di uno dei vertici della criminalità locale, circostanza che portò ad ipotizzare un delitto ‘ndranghetistico.

In primo grado il reo confesso  era stato condannato a 30 anni di reclusione ma successivamente sono cadute le aggravanti relative al crimine organizzato ed alla premeditazione. Al termine del processo, è stata confermata così la pena di 16 anni.

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