Novità in vista in Calabria per quel che concerne il Club dei Borghi più Belli d’Italia. Ad Oriolo, Aieta, Altomonte, Civita, Morano Calabro, Fiumefreddo Bruzio, Santa Severina, Stilo, Gerace, Bova, Scilla, Buonvicino e Rocca Imperiale potrebbero aggiungersi infatti altri due o tre centri per i quali sono previste a giorni le ispezioni della commissione inviata appositamente dal direttivo nazionale per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie per l’ingresso nel club. A Confermarlo è Gianfranco Marino, già coordinatore regionale ed oggi portavoce e responsabile della comunicazione del Club per la Calabria. “Ad oggi – dice Marino – sono in tutto tredici i borghi calabresi inseriti nell’elenco dei 274 comuni italiani facenti parte di questo esclusivo Club dell’ANCI riservato alle eccellenze italiane con popolazione inferiore ai cinquemila abitanti, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri. Si tratta di tredici realtà divenute negli anni testimoni del brand Calabria, in un Paese che dalle alpi alle Madonie sembra voler ripartire proprio da queste piccole e grandi eccellenze. Lo dicono le statistiche che da oltre un decennio parlano di un ritorno alle periferie, lo dice il Ministero dei Beni Culturali e del Turismo che ha indicato il 2017 come anno dei Borghi e su quella scia sembra voler proseguire in un’opera di valorizzazione e promozione del patrimonio materiale ed immateriale della cosiddetta Italia minore. Già in occasione dell’anno dei Borghi, il Ministero ha programmato dodici mesi segnati da una miriade di iniziative culturali e di promozione che hanno visto protagonisti proprio i piccoli centri italiani.
Sono tanti – prosegue Marino – e tutti convergenti i segnali che indicano una tendenza chiara in una fase storica assai delicata per una società che si sta velocemente ridisegnando nella forma e nelle abitudini. La voglia è quella di riscoprire una qualità della vita oggi rintracciabile per alcuni aspetti solo nelle realtà di nicchia, in quei piccoli paradisi fatti di bellezze naturalistiche, gastronomiche e culturali. Proprio per questo, Bruno Cortese, nostro attuale coordinatore regionale, ha da tempo inteso sottolineare l’esigenza di ampliare il numero dei comuni calabresi da inserire nel Club, un’istanza rappresentata in più riprese ai referenti nazionali ed oggi evidentemente accolta a seguito di una lunga serie di candidature da parte di molti comuni. Rispetto a questo, l’ispezione e la valutazione della commissione, almeno in questa prima fase, interesserà nei prossimi giorni tre centri, due del vibonese, Mongiana e Soriano ed uno del crotonese, Caccuri. L’idea di ampliare la rosa dei comuni aderenti – conclude Marino – prende le mosse anche da un’esigenza di rappresentatività ed omogeneità territoriale, un passaggio che garantirebbe così a quasi tutte le provincia calabresi (rimarrebbe scoperta al momento solo Catanzaro per la quale peraltro si sta già lavorando) di essere degnamente rappresentate all’interno del club”.