Nonostante gli fosse state imposto di non avvicinarsi all’ex moglie, da cui era stato “allontanato” perché accusato di averla perseguitata, un 40enne di Sellia Marina non avrebbe rispettato la misura, motivo per cui il Gip del Tribunale di Catanzaro gli ha aggravato la misura a suo carico facendogli spalancare le porte del carcere, in cui è stato accompagnato dai carabinieri della stazione locale.
L’ipotesi è che l’uomo non abbia mai accettato la fine della relazione con l’ex coniuge. Così, il 25 maggio scorso l’avrebbe raggiunta in un comune del catanzarese ed al culmine di un animato litigio, scaturito da motivi di gelosia, l’avrebbe aggredita violentemente prendendola a calci e pugni e così causandole delle ferite giudicate guaribili in 7 giorni, oltre che danneggiandole il telefono cellulare.
La donna ha subito denunciato i fatti ai Carabinieri di Sellia Marina, che hanno avviato subito le procedure previste dal “codice rosso” a tutela delle vittime di violenza di genere, che prevedono un intervento immediato delle Autorità, con la possibilità del collocamento della stessa vittima in una comunità protetta, il tutto con la collaborazione di personale specializzato per fornire supporto psicologico; oltre che la comunicazione urgente della notizia di reato all’Autorità Giudiziara per l’eventuale adozione delle misure pre-cautelari e cautelari.
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