In concomitanza con il periodo delle festività natalizie, i Carabinieri del Nas, il Nucleo Antisofisticazione, hanno intensificato i controlli nelle strutture che ospitano anziani o disabili, come le Rsa (le residenze sanitarie assistite) e le case di riposo, con lo scopo di verificare che alle persone indifese fossero correttamente erogati i servizi di cura ed assistenza.
Dall’Arma fanno sapere infatti che proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di anziani nelle strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, considerando che in questo periodo in molti vanno in ferie, che di qualità del servizio fornito.
Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, e predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate – anche si sera e di notte – 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione ai giorni di Natale e Capodanno.
Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra Rsa, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari ad un quarto del totale, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per un totale di 167 mila euro.
Nelle attività attenzionate sono state difatti riscontrate carenze igienico-strutturali ed autorizzative, la presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, così come alimenti in cattivo stato di conservazione.
È stata, inoltre, disposta la chiusura di sei strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le rispettive famiglie o in altre strutture idonee presenti nel territorio.
Deferita in stato di libertà la titolare, ritenuta responsabile anche della detenzione di 10 kg di alimenti vari che sono stati trovati in cattivo stato di conservazione. Il valore dell’infrastruttura sottoposta a vincolo è di circa mezzo milione di euro.
Sempre in Calabria, questa volta però nel cosentino, in una comunità alloggio, una casa di riposo ed una casa famiglia, sono state accertate anche qui delle irregolarità per le quali si è proceduto a segnalare i rispettivi responsabili all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa competente.
In particolare, è stato rilevato un locale composto da più vani adibiti a magazzino di materiale vario, lavanderia e deposito alimenti, non indicati nella planimetria propedeutica al rilascio dell’atto autorizzativo.
Accertati poi in un altro caso il superamento della capacità ricettiva massima, poiché nella casa di riposo erano presenti 30 ospiti rispetto ai 25 autorizzati; e l’inosservanza dei requisiti strutturali dovuta alla presenza di evidenti macchie di muffa sulle pareti ed infiltrazioni di acqua.
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