I carabinieri del capoluogo hanno difatti perquisito stamani l’abitazione di un collaboratore scolastico di Mileto, un 57enne, difeso dall’avvocato Santo Cortese. I militari hanno anche sequestrato due computer portatili, tre pennette Usb e vario materiale ritenuto utile ai fini dell’inchiesta, che è coordinata dalla Procura vibonese.
La posizione del bidello, dunque, è ancora al vaglio degli inquirenti ma è comunque sospettato di essere stato lui a collocare nei nello stipite della porta del bagno la microtelecamera, completa di un hard disk per memorizzare i video. Nei confronti dell’uomo è stato emesso un avviso di garanzia senza però l’applicazione di alcuna misura cautelare per l’ipotesi di reato di “acquisizione di notizie inerenti la vita privata tramite apparecchiature telematiche”. I carabinieri stanno cercando elementi che possano collegare il 57enne al fatto.
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