Giuseppe Astuto racconta a Le Iene la sua storia, quando a 9 anni è stato rinchiuso nel manicomio di Girifalco per aver rubato del cibo

“Diagnosi: carenza affettiva. Ricoverato per ragioni umanitarie”. È questa la cartella clinica di Giuseppe Astuto, detto Pino, che il 15 dicembre 1967 viene ricoverato nel manicomio di Girifalco, in Calabria. Non è un malato psichiatrico, è solo un bambino, ma il suo incubo durerà 32 anni, come racconta a Nina Palmieri de Le Iene.

Giuseppe Astuto ha 9 anni quando va a prendere del pane da portare a casa, ma nel tragitto lo mangia e per paura di essere punito torna al mercato per rubare una pagnotta, ma rimane chiuso dentro. E Pino, come qualsiasi bambino affamato e circondato dal cibo, mangia tutto quello che può.

Il giorno dopo i Carabinieri chiamano la madre: “Signora Teresa, suo figlio non lo vedrà più”. E così sarà, la madre non lo cercherà mai: per Pino inizia così una prigionia brutale.

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