Le coppie di fratino in Italia sono in tutto 600 (su 8.300 chilometri di coste). Il numero di questi caratteristici piccoli uccellini che prediligono il bagnasciuga e le acque basse, è precipitato negli ultimi decenni per via dell’incremento del turismo balneare, dell’urbanizzazione delle coste, della pulizia meccanica delle spiagge.
A dirlo è la Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) in occasione della conclusione del “censimento effettuato quest’anno dai volontari in Calabria da marzo ad agosto, in coordinamento con il Comitato Nazionale per la conservazione del Fratino (CNCF) a livello nazionale”.
La specie, si legge nella nota, è in declino e le cause sono imputabili ad alcuni fattori quali “una forte urbanizzazione delle coste, un diffuso e intensivo turismo balneare e attività connesse, la pulizia meccanica delle spiagge (che distrugge spesso i nidi), la presenza di moto e fuoristrada e cani non gestiti dai proprietari e liberi di predare i pulcini”.
Il lavoro svolto dai volontari in Calabria – spiega ancora la Lipu – ha visto quest’anno all’opera 32 volontari che hanno percorso 58 chilometri e nelle 32 aree controllate, sono stati rinvenuti “quattro nidi, oltre a 3 coppie, qualche individuo singolo e un gruppo di 12 fratini che ha stazionato sulla spiaggia di Catanzaro lido tra febbraio e metà marzo”.
Un numero esiguo che lancia l’allarme sulla specie, ma non solo. Il fratino è infatti considerato “un indicatore ecologico dello stato di salute dell’ambiente costiero e la sua assenza è indice di una spiaggia priva di elementi di naturalità, dove le attività umane intervengono alterando l’equilibrio di un ecosistema complesso”.
(fonte Lipu) –