R.e P.

“Pochi giorni fa la tragica morte improvvisa di Pasquale Buccinà, 38 anni, ha colpito tutta la comunità lametina. La notizia ha gettato nello sgomento e nell’incredulità amici e parenti, che non si capacitavano dell’accaduto. Pasquale era marito e padre di due piccoli bimbi, di 2 e 5 anni. Come raccontano gli amici era un uomo apprezzato da tutti e amato per il suo temperamento mite e solare. Era avvicinabile, sempre gioioso; aveva una parola buona per tutti. Come testimone di Geova era sempre pronto a condividere un pensiero incoraggiante tratto dalla Bibbia, e in momenti come questi avrebbe letto le parole che Gesù pronunciò alla morte dell’amico Lazzaro riportate nel Vangelo di Giovanni 11:23, 24, ricordando a tutti che la morte non è la fine di tutto. Pasquale era nato in una famiglia di Testimoni di Geova, ma aveva deciso di fare sua questa fede 25 anni fa, dopo anni di studio e avere coltivato personalmente la sua ferma convinzione”. È quanto si legge in un comunicato dell’Ufficio Stampa Calabria dei Testimoni di Geova in riferimento alla morte dell’uomo avvenuta nei giorni scorsi sulla Statale 280 a seguito di un malore.

“La comunità dei Testimoni di Geova di Lamezia Terme, di cui Pasquale faceva parte, si è stretta tutta attorno ai familiari, organizzando il funerale nella locale Sala del Regno lo scorso giovedì 7 aprile, dopo che le autorità hanno consentito ai familiari di riavere la salma – si afferma – I luoghi di culto dei Testimoni di Geova, compreso quello di Lamezia Terme, sono rimasti chiusi sin dal marzo 2020, a motivo della pandemia. Solo dal 1° aprile scorso sono stati riaperti al pubblico per piccoli gruppi alla volta, nel rispetto del Protocollo concordato col Governo. Per evitare assembramenti alla cerimonia funebre hanno partecipato in presenza solo i familiari di Pasquale. Tuttavia, moltissime persone hanno espresso il desiderio di partecipare al funerale per dimostrare il proprio sostegno, conforto e affetto alla famiglia. Così in molti, tra colleghi e conoscenti, hanno seguito la funzione all’esterno del locale, e moltissimi altri l’hanno seguita a distanza, in diretta streaming, attraverso la piattaforma di videoconferenza Zoom ed anche su YouTube. I presenti sono stati un migliaio circa, provenienti o collegati da diverse comunità oltre che da quella lametina. Un esempio davvero mirabile di come sia possibile coniugare il sentimento di pietà sempre vivo e forte in ciascuno di noi e il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. I giorni che seguiranno saranno certamente difficili per tutti, soprattutto per la giovane moglie e i due piccoli. Auguriamo a loro, e a tutti coloro che sono stati colpiti da questa grave perdita di trarre conforto dalla speranza di cui parla la Bibbia, e che aveva anche Pasquale, di poter presto riabbracciare chi si è addormentato nella morte”.