È ritenuto il mandante in concorso di quattro incendi ed almeno cinque atti intimidatori con l’utilizzo di bottiglie con benzina e proiettili, episodi che si sono verificati lo scorso ottobre a Castrovillari.
Così Francesco Bevilacqua, 43enne già ai domiciliari, è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tentata estorsione, danneggiamento a seguito di incendio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, ricettazione e spaccio di droga.
L’uomo, che secondo l’accusa sarebbe legato ai clan degli zingari di Cassano allo Ionio, con il fratello Cosimo e Francesco Abbruzzese, già arrestati ad ottobre scorso nell’ambito dell’operazione “Nerone” , è ritenuto il mandante di diversi danneggiamenti e tentativi di estorsione ai danni di negozi, in particolare di imprenditori edili e rivenditori di auto. In un caso sono state distrutte 12 auto in un autosalone.
Per questi fatti i carabinieri di Castrovillari avevano già eseguito il fermo di 5 persone il 29 ottobre scorso. Durante una perquisizione in casa di Bevilacqua, i militari hanno trovato un proiettile calibro 7.65 e nelle vicinanze della sua abitazione anche una pistola dello stesso calibro, con matricola abrasa, e 11 proiettili, simili a quelli usati per compiere le intimidazioni. Trovata anche una busta con 380 grammi di marijuana.