A poco più di due mesi dalle elezioni, in Consiglio Regionale si continua ad assumere e ad accontentare gli “Amici degli amici”. I protagonisti dell’ ennesimo scempio a scapito dei Calabresi sono stati, come al solito, i gruppi politici consiliari della regia di Palazzo Campanella. Infatti, lor signori, ben hanno pensato di “foraggiare”, con una sequela di contratti “Gli amici degli amici” al solo e unico scopo di tenersi stretti, il più vicino possibile, i portatori di voti e le loro famiglie. Tutto in barba alla legge regionale numero 13 del 2002 che, di fatto, vieterebbe l’utilizzo di contributi in denaro a carico del Bilancio del Consiglio Regionale per finanziare, direttamente o indirettamente, attività estranee ai gruppi e alle loro finalità. Una pioggia di portaborse e Co. Co. Co. che ha visto come protagonisti (come meravigliarsi) i partiti di Forza Italia, Lega, e Pd. Segno, questo, di come sia veramente difficile svoltare e cambiare direzione, in una Regione come la Calabria, dove il clientelismo della politica impone le sue regole sulla formazione del consenso, indirizzando il voto nel modo più subdolo e criminale possibile. DemA Calabria non ci sta, ed è pronto a denunciare, con tutta la sua forza, questo genere di attività, che a tutti gli effetti si rifanno al metodo mafioso sulla compravendita del voto in periodo di campagna elettorale”, si legge in un comunicato stampa.