Primi bilanci per l’operazione Wave, che nel cosentino, dalla fine di giugno ad oggi ha consentito si controllare 32 tra stabilimenti balneari e strutture turistiche ricadenti nelle località di Belvedere Marittimo, Diamante, Santa Maria del Cedro, Scalea, Guardia Piemontese, Tortora, Corigliano-Rossano, Cetraro, Praia a Mare, Sangineto, Cariati, San Nicola Arcella, Grisolia, Amantea. Si tratta di strutture attive nei settori della balneazione, della ristorazione e del nolo di imbarcazioni da diporto.
Nel dettaglio, a carico di alcuni titolari delle strutture sono state contestate, in generale, violazioni in materia di abusivismo edilizio, l’arbitraria ed abusiva occupazione di area demaniale marittima per circa 1900 mq, violazioni normative relative al rispetto del vincolo paesaggistico ed al titolo concessorio, violazioni ai criteri di disciplina degli scarichi, difformità strutturali esterne rispetto alle concessioni, impiego di lavoratori irregolari o senza permesso di soggiorno.
Ma anche carenze igienico sanitarie strutturali e dell’HACCP, la mancata indicazione di allergeni, l’evocazione di nomi di prodotti alimentari di origine controllata, la frode aggravata nell’esercizio del commercio, illeciti amministrativi in materia di pesca ed acquacultura, la mancata elaborazione del documento sulla valutazione dei rischi, la violazioni nella pulizia dei locali o alla corretta custodia, conservazione e tracciabilità di bevande e alimenti, le violazioni alle disposizioni sull’organizzazione del servizio di salvataggio a mare e sulla presenza della postazione di primo soccorso.
Al termine dei controlli, 13 tredici persone sono state denunciate in stato di libertà, due strutture sono state sottoposte a sequestro penale ed altre otto attività commerciali sono state sospese per accertate violazioni in materia di concessioni demaniali e per l’impiego complessivo di dieci lavoratori irregolari.
Sono stati inoltre sottoposti a chiusura quattro depositi di derrate alimentari, sette strutture adibite a chiosco, cabine bagno, spogliatoi, docce e una cucina.
Infine sono stati sequestrati amministrativamente circa 286 kg di prodotti ittici di vario tipo non tracciabili, e sono state elevate sanzioni ammnistrative e penali per un totale complessivo di 194 mila euro.
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