Signora suo figlio ha avuto un grave incidente, è necessario del denaro per sostenere le spese legali e sanitarie”. È questa la frase che si è sentita dire al telefono un’anziana della frazione di Vena, nel Comune di Maida, nel catanzarese, da un interlocutore sconosciuto che, continuando, l’ha avvisata che di lì a poco sarebbe passato da casa un legale a ritirare il denaro occorrente.
La donna, visibilmente scossa e frastornata, ha preso quanto aveva in casa, i risparmi di una vita, dei gioielli e monili del valore complessivo di circa 17 mila euro, e li ha consegnati all’uomo presentatosi e datosi poi alla fuga.
Si è concretizzato così il più classico dei casi di truffa ad anziani, un reato deplorevole che colpisce una categoria debole e indifesa. Successivamente, dopo aver capito di essere stata vittima di un raggiro, la donna ha denunciato i fatti ai Carabinieri della stazione locale che hanno avviato da subito le indagini per cercare di risalire al malvivente.
E gli accertamenti, per lo più di natura tradizionale, svolti con celerità e riservatezza, hanno consentito in brevissimo tempo ai militari di risalire al presunto autore della truffa che nel giorno del “colpo” sarebbe partito dalla sua città di origine, Napoli, ritornandovi nella stessa giornata, a fatto compiuto.
Gli elementi acquisiti a carico dell’uomo, un 33enne già noto, hanno fatto scattare per lui gli arresti domiciliari, eseguiti dai militari di Napoli Borgoloreto: dovrà ora rispondere di truffa aggravata.
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