Le punture di zecche non vanno sottovalutate e anzi andrebbero prevenute. Qualche giorno fa un bambino di 5 anni di Castrovillari, nel cosentino, è stato ricoverato in gravi condizioni dopo la puntura di una zecca. L’insetto gli ha causato una grave infezione per la quale è necessario ora capire il tipo di zecca che lo ha punto e la cura corretta a cui sottoporre il piccolo.

Le temperature più alte e un maggiore tasso di umidità causano un aumento di questo tipo di parassiti. Le zecche molli, in genere, svernano nelle fessure delle rocce o nelle crepe dei muri di pollai e ricoveri per animali. Con l’arrivo della bella stagione e del caldo tornano ad essere attive fino all’autunno successivo.

L’habitat dove maggiormente si trovano alcuni tipi di zecche sono luoghi ricchi di vegetazione erbosa e arbustiva. La presenza delle zecche dipende essenzialmente dalla presenza di ospiti da parassitare. Per questo motivo, luoghi come stalle, ricoveri di animali e pascoli sono tra gli ambienti dove si trovano maggiormente, ma anche in abitazioni dove vi siano animali domestici.

La puntura della zecca

La puntura di zecca è in genere indolore: gli insetti inoculano nell’ospite una certa quantità di saliva che contiene principi anestetici. Se non ci si accorge della puntura, le zecche rimangono attaccate all’ospite per un periodo che varia tra i due e i sette giorni. In seguito si lasciano cadere spontaneamente. La puntura della zecca non è di per sé pericolosa per l’uomo. Vi sono però rischi sanitari che dipendono dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi insetti.

In Italia le malattie più diffuse dalle zecche sono: l’encefalite da zecca o Tbe, la malattia di Lyme, la rickettsiosi, la febbre ricorrente da zecche, la tularemia, la meningoencefalite da zecche e l’ehrlichiosi. Non solo, si è scoperto di recente che le zecche locali sono portatrici anche di un nuovo virus, l’Alongshan (ALSV), isolato per la prima volta in Cina nel 2017. In questo caso l’infezione può portare fino ad un’infiammazione del cervello.

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