Cinque persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria e 73 fringillidi sono stati sequestrati al termine di un’attività svolta dal Nipaaf, il Nucleo investigativo dei Carabinieri Forestale di Cosenza, e dalla Stazione Forestale di Rossano, in alcuni comuni della provincia bruzia.

I militari hanno concentrato l’attenzione su soggetti noti per essere detentori di avifauna e residenti a Corigliano-RossanoSan Pietro in GuaranoCastrovillariLuzziTrebisacce e Roggiano Gravina.

In alcuni casi sono stati ritrovati in loro possesso dei cardellini, una specie particolarmente protetta dalla convenzione di Berna che ne vieta la cattura: gli stesi erano in delle gabbie senza alcun anello identificativo e quindi da ritenersi di dubbia provenienza. In un caso è stato anche rinvenuto e sequestrato un esemplare di Merlo comune che era in una voliera di un giardino.

I cardellini, come spesso accade per altre specie appartenenti alla famiglia dei fringillidi, sono commercializzati nel mercato clandestino a seguito di una tradizione e passione che alimenta la loro cattura con mezzi non consentiti.

Gli esemplari maschi vengono apprezzati per il loro canto armonioso e cacciati con l’obiettivo di far finire la loro vita in gabbia. Per questa ragione poi cadono tra le mani di chi alimenta questo business.

I controlli sono stati eseguiti alla presenza del servizio veterinario per la valutazione delle condizioni di salute degli animali. Gli uccelli posti sotto sequestro sono stati trasferiti presso il Cras di Rende, Centro Recupero Animali Selvatici, e il giorno dopo rimessi in libertà come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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