E’ chiuso ormai da un mese il Centro Recupero Tartarughe di Brancaleone: infatti nella giornata del 12 novembre scorso una lettera da parte del Comune invitava i volontari a sgomberare i locali che erano adibiti a Centro Recupero Tartarughe Marine. Il motivo? Il Gruppo Ferrovie dello Stato non intenderebbe più rinnovare il contratto di comodato d’uso al Comune per i locali della stazione ferroviaria che dal 2006 ospitavano il CRTM di Brancaleone (concessi in comodato d’uso dal suddetto Comune alla onlus che gestiva il centro). ‘‘Sulla decisione è intervenuto il presidente della Regione Calabria Oliverio contattando la proprietà dell’immobile che si è dichiarata disponibile a intestare la convenzione a nome nostro (l’associazione Blue Conservancy onlus) e non più al Comune. Ho avuto anche rassicurazioni da parte di un dirigente di Ferrovie, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto nessun documento e intanto il centro, dai primi di novembre, è chiuso”, spiega all’Adnkronos il responsabile del centro Filippo Armonio. ”Dobbiamo rifiutare i recuperi, già non abbiamo potuto prendere in carico due tartarughe spiaggiate, e dopo 12 anni di attività vi assicuro che è una cosa brutta”, dice Armonio, che lavora al centro dal primo giorno, a
titolo volontario. C’è poi il rischio di deterioramento per le strumentazioni e gli impianti dell’ambulatorio e della sala vasche: ”diciamo che un mese di stop non è grave, ma se i mesi iniziano a essere 2-3 il rischio c’è”.‘Il centro è la mia vita. Abbiamo passato un mese duro e siamo amareggiati perché la struttura non chiude per errori commessi da noi, ma per cavilli e rimpalli burocratici”, conclude il responsabile del centro.
strettoweb.com