Un enorme rogo si è sviluppato ieri mattina intorno alle 11.30 in località Galati di Brancaleone, con una colonna di denso fumo nero, visibile a decine di chilometri di distanza. Ad andare in fiamme, adiacente la Statale 106, è stato il cantiere-deposito del complesso turistico “Gioiello del Mare”.

Come si ricorderà, l’area dell’incendio è sotto sequestro della magistratura dal 2014, a seguito dell’operazione “Metropolis”, e da pochi giorni, dal 12 luglio di quest’anno, a seguito alla sentenza della Cassazione del 19 marzo 2019, è stata assegnata all’Agenzia dei beni confiscati alle mafie.

L’incendio, come riporta l‘articolo completo di Mimmo Tuscano nell’edizione odierna di Reggio della Gazzetta del Sud.   si è presumibilmente sviluppato in prossimità della strada statale, per poi aggredire un capannone e un deposito di tubi plastici, e incendiare anche camion e altri automezzi, anch’essi sotto sequestro.

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