Dopo la decisione del Tar, che ha sancito il mancato rispetto delle norme in merito alle quote rosa, è intervenuta Maria Alessandra Polimeno in polemica proprio con il presidente Giuseppe Raffa, che sembrerebbe non aver rispettato l’emendamento che prevede nella misura del 30%, la rappresentanza di genere nella composizione della Giunta regionale, che ha innovato il settore caratterizzando la riforma dello Statuto nel segno della parità di genere.
I giudici di Reggio Calabria hanno accolto parzialmente il ricorso fatto dalla Polimeno, l’unica donna eletta in Consiglio provinciale, e da Giovanna Cusumano, presidente della commissione regionale per le pari opportunità tra uomo e donna, che nello scorso Febbraio aveva contestato le elezioni di alcuni assessori.
Una serie di contestazioni respinte da Raffa che ha affermato “l’atto di nomina degli assessori è qualificabile come atto politico”. Il Tar su un primo punto contestato ha dato ragione alla Polimeno, infatti “la presenza di un solo rappresentante del genere di  minoranza non può essere ritenuta satisfattiva del criterio delle pari opportunità, in quanto avente valenza meramente simbolica e non già direttamente concludente al fine di garantire il soddisfacimento dell’interesse ad un ‘reale’ e ‘congrua’ rappresentanza di genere in seno agli organismi elettivi e di governo degli Enti locali.”
Nonostante questo i giudici sostengono che il Presidente Raffa non è obbligato a nominare assessore provinciale proprio la Polimeno.
La Cusumano ha affermato come sia doveroso “rammentare che le condizioni di arretratezza della nostra regione sono da ricondurre anche all’esclusione delle donne dai processi decisionali ed alla loro oggettiva impossibilità a concorrere alle scelte fondamentali della Regione, delle Province e dei Comuni. La mancata rappresentatività si è concretizzata nella privazione di contributi indispensabili. Il principio della democrazia paritaria rappresenta una conquista storica frutto di una grande battaglia sociale, civile e culturale per la quale continueremo a lottare senza sosta, con tenacia.”
Carlotta Tomaselli
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