Con due soli vigili urbani nell’organico comunale c’è poco da imprecare quando gli automobilisti -uomini e donne- occupano con le loro macchine i marciapiedi o, nel migliore dei casi le mettono in doppia fila per imbucare una lettera o prendere un caffè nel bar più vicino. Un “attimo” che significano sempre due o tre minuti e che però sconvolgono il traffico. Chi deve proseguire e percorrere l’intera XXIV Maggio, la più caotica perché lungo il chilometro di corso vi insistono una banca, le poste, due scuole, l’Ufficio Provinciale del Lavoro, una cinquantina di esercizi commerciali: bar, ristoranti, pizzerie, abbigliamento, calzature, cartolerie, servizi postali privati, gioiellerie, generi alimentari, frutta e verdura e via dicendo; studi medici, legali e commerciali, un grande mercato di sabato che è diventato così grande da non poter essere gestito come si dovrebbe, impreca e racconta del calvario quotidiano per chi giunge a Bovalino per sbrigare qualche pratica o solo per acquistare qualcosa. Centinaia e centinaia di macchine che rendono più caotico non solo il traffico ma contribuiscono a rendere invivibile la città per il modo “selvaggio” di parcheggiare gli automezzi. Un buon 80 per cento di responsabilità è addebitabile all’automobilista che non ha rispetto per nessuno: una società di “egoismo” collettivo che stravolge il buon vivere quotidiano. Il dott. Salvatore Caccamo che ha dato chiara dimostrazione alla popolazione che alcune cose si possono fare si è, assieme ai due colleghi della Commissione Straordinaria, mosso come un “pater familias” macinando chilometri per incontrarsi con i vertici della politica regionale ed i dirigenti regionali e provinciali per sollecitare interventi concreti per far fronte alle criticità territoriali ad iniziare da quelli che attengono al dissesto idrogeologico, tamponato sempre da interventi a pioggia, che non hanno mai risolto la vasta problematica, al depuratore consortile oggetto di centinaia di interventi-tampone ma mai risolutivi, allo stato della viabilità interna, delle frazioni e delle contrade con migliaia di buche, alle strade di collegamento per le quali necessitano interventi strutturali come la Bovalino-Bovalino Superiore-Benestare di competenza provinciale per non parlare dei servizi. Una montagna di “urgenze” improcrastinabili per le quali i due viceprefetti e l’esperta di bilanci comunali (Caccamo, Pastorelli e Poletti) stanno gestendo con grande professionalità e con rispetto verso la cittadinanza. L’impiego per il controllo del traffico di Polizia municipale (due sole unità di cui una impegnata per tutti i servizi per i quali dovrebbero essere assunti almeno altri quattro vigili), Carabinieri e volontari del traffico è stato accolto positivamente ed almeno per una giornata è stata assicurata la transitabilità del corso. Ma non può bastare, bisogna proseguire “educando” i cittadini a comportarsi correttamente dialogando con ciascuno ed eventualmente intervenire in modo deciso contravvenzionando chi sbaglia. Le istituzioni lo possono fare. I cittadini non chiedono altro.
Mimmo Agostini