Com’è ormai noto la messa in sicurezza del territorio rimane una delle emergenze e delle priorità del nostro paese. Infatti, non è più consentito all’uomo di violentare la natura, sperperare soldi e far vivere le popolazioni nella più totale insicurezza. In argomento, la comunità bovalinese ha avuto l’ultimo avvertimento di recente, con lo sprofondamento improvviso di un tratto di lungomare (circa 150 metri) che ha causato tanto allarmismo nella popolazione e a dire il vero è stata una vera fortuna che non si siano registrati danni alle persone, comunque il segnale è stato forte ed inequivocabile e va tenuto in debito conto.
In quest’ottica e per tenere fede a quanto precedentemente annunciato dal Sindaco, Vincenzo Maesano, in tema di “messa in sicurezza del territorio” è stata deliberata ieri dalla Giunta Comunale di Bovalino l’approvazione del progetto per la riqualificazione e, appunto, messa in sicurezza di un’area particolarmente sensibile e delicata della frazione di Bosco Sant’Ippolito. L’area interessata dal progetto è quella attraversata dalla strada provinciale che porta a San Luca; questa zona, oltre ad essere diventata nel tempo una discarica di rifiuti è stata anche luogo dove si sono verificati, purtroppo, incidenti anche gravissimi. Il finanziamento concesso dal Governo è di 70 mila euro (al lordo) ed è stato erogato ai sensi della Legge 30/12/2018 n. 145 “Legge di Bilancio 2019” che incentiva la “Messa in sicurezza di scuole, strade, edifici e patrimonio comunale”. Con la realizzazione di quest’opera si mira soprattutto a risolvere, una volta per tutte, il degrado ambientale ed il pericolo costante d’incidenti che grava sul capo degli abitanti della zona.
“Si tratta di un’importante opera di riqualificazione e di messa in sicurezza di un’area particolarmente delicata e sensibile –ha detto il Sindaco Maesano- allo stesso tempo testimonia la nostra costante ed assidua attenzione rivolta alle periferie del nostro vasto territorio. Per questi motivi abbiamo deciso e deliberato ieri, tenendo bene a mente tutte le esigenze del territorio e dei tempi ristretti per l’impiego della somma finanziata (entro maggio 2019), l’approvazione del progetto di fattibilità che prevede, nel particolare: la divisione dal sedime stradale, la costruzione dei parapetti, l’apposizione delle strisce pedonali, l’installazione dei deflattori del traffico e delle bande sonore e di quant’altro necessario per mettere in totale sicurezza l’intera zona”
Pertanto, la messa in sicurezza e la cura del territorio si confermano, ancora una volta, una improrogabile esigenza di riforma sociale, culturale ed economica del paese; è un’attività ampiamente riconosciuta e condivisa dall’opinione pubblica che va assolutamente affiancata anche all’irrisolto problema delle bonifiche dei siti contaminati (sia terrestri che marini), ma anche su questo fronte -da quanto è dato sapere- si sta lavorando alacremente per rendere il nostro territorio più salubre e vivibile, ma la burocrazia ha i suoi tempi che comunque vanno rispettati.
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