Una frase ricorrente è quella che molto spesso sentiamo pronunciare specie in questi ultimi tempi di profonda crisi non solo economica ma etica “Si stava bene quando si stava peggio”
Questa frase apre scenari – inquietanti direi – su raffigurazioni di luoghi e azioni che ci conducono a rivedere come un tempo pur vivendo in situazioni di povertà, una comunità riusciva anche se a stento, a condurre una vita basata su valori importanti. Oggi i tempi sono prosperi ovvero garantiscono un ottimo livello di vita rispetto al passato ma nonostante ciò non mancano i malesseri procurati dalle inquietudini ancora peggiori di un tempo, perché derivano da una esistenza al limite dell’incertezza.
Non c’è più rispetto né per se stessi e né per gli altri. Non c’è riguardo neanche per l’ambiente in cui si vive e tanto meno per i luoghi di culto.
E’ di pochi giorni fa la notizia sui social che a Bovalino è stato compiuto un furto sacrilego, un atto deplorevole; ignoti hanno rubato il bambinello che si trovava all’interno collocato nel presepe allestito nella chiesa parrocchiale. La notizia del furto ha lasciato tutti sgomenti. Non è stata risparmiata nemmeno la chiesa parrocchiale dopo che altri atti vandalici sono stati compiuti sul territorio e ciò non sembrano prevedere granché di buono visto la crisi culturale del nostro tempo.

Giovanna Mangano – http://www.calabriainforma.com/

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