Che sarebbe stato un Consiglio Comunale caldo…anzi “bollente”! lo s’immaginava già, bastava scorrere i punti all’ordine del giorno per capire subito che la carne al fuoco era tanta, così come tante e accese sono state le discussioni su ogni punto. Il Consiglio comunale, convocato dal Presidente Laura Sgambellone in 2^ convocazione, ha avuto inizio alle ore 09.00 presso l’Aula Consiliare. L’OdG contemplava sei punti, di cui ben cinque riguardano tematiche di particolare rilevanza economico-finanziaria e sociale come per esempio: verde pubblico, beni confiscati, fitti passivi, depurazione consortile, assegnazione locali alla minoranza per l’espletamento del mandato elettorale, variazioni di bilancio; temi, che nel bene o nel male, hanno caratterizzato questi primi due anni di amministrazione targata AGAVE e guidata dal Sindaco, Vincenzo Maesano.
La seduta è iniziata con il Presidente del Consiglio che ha richiamato l’attenzione dell’uditorio su una sedia vuota posta a lato del tavolo di presidenza, una sedia sulla quale era sistemata la locandina della campagna di sensibilizzazione denominata “Posto occupato”. Questo gesto, diventato ormai l’emblema di una lotta sociale e civile che vede, purtroppo, la donna al centro di violenze spesso gratuite e disumane, viene quasi sempre ripetuto in occasione di manifestazioni ed eventi d’interesse pubblico (ma anche privato). Il primo punto all’OdG, come di consueto, riguardava l’approvazione dei verbali della precedente riunione (in questo caso quella del 28/11/2018), approvati con la sola astensione del Capogruppo di “Impegno e Partecipaziione” Francesco Gangemi, mentre il secondo ed il terzo riguardavano altrettante “interrogazioni a risposta scritta”avanzate nei giorni scorsi dalla minoranza, in particolare: “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. Tutela e conservazione del verde pubblico. Taglio indiscriminato di alberi sul territorio comunale” e il “Mancato rilascio di locali di privati a seguito di recesso dai contratti di locazione”. Per entrambe le interrogazioni, al termine della discussioine in aula, le opposizioini hanno manifestato la “non soddisfazione” per le risposte ricevute dalla maggioranza.
Come facilmente si può evincere, i temi su cui gli animi si sono particolarmente riscaldati sono stati quelli relativi alla gestione del “verde pubblico”, dei fitti passivi e della gestione consortile della depurazione. Ma andiamo per ordine, il verde pubblico riveste da sempre un ruolo di vitale importanza non solo per l’ambiente ed il paesaggio ma anche per la qualità della vita dei cittadini; nel merito, l’opposizione ha chiesto l’adozione di un Regolamento (richiamato ai sensi della Legge n. 10/2013) che preveda un “censimento degli alberi considerati monumentali e del verde pubblico più in generale”, ciò al fine di garantirne la tutela e la conservazione nel tempo. Proprio a tal proposito è stato fatto un esplicito richiamo allo scempio perpetrato, poco tempo fa, nei confronti dell’unico albero (pino) presente all’interno della Stazione ferroviaria del paese, un vero e proprio “sacrilegio” in quanto era divenuto ormai memoria storica per diverse generazioni. Inoltre è stato chiesto di sapere in che modo e con quale personale viene effettuata, periodicamente, la profilassi necessaria a prevenire le malattie arboree, malattie che se non appropriatamente curate possono avere conseguenze anche pericolose sulla salute pubblica.
Sinteitca ma dettagliata la risposta del Sindaco Maesano, sia per quanto riguarda il Regolamento che il censimento arboreo e del verde pubblico: “La normativa vigente –ha detto il Sindaco- prevede che entrambi siano di pertinenza di ogni singola Regione, e solo a cascata è devoluta ai vari Comuni l’inconbenza della “gestione”. In proposito, la nostra Regione -da quanto è dato sapere- non è ancora pronta su questo versante e pertanto anche i Comuni sono costretti ad operare in maniera quasi autonoma, salvaguardando comunque i criteri basilari previsti dalle varie normative sia di carattere nazionale che regionale. Per quanto riguarda invece la questione del pino reciso alla stazione ferroviaria, posso solo dire che si è trattato di un’operazione svolta in piena autonomia dalle Ferrovie dello Stato a salvaguardia della sicurezza degli utenti ed in ogni caso, l’albero, al contrario di come si vuol far credere, non era dedicato alla memoria di un ferroviere caduto in servizio (l’albero alla memoria era un ficus tagliato molti anni prima). Per quanto riguarda la profilassi aggiungo che mi sono già interfacciato con l’Ufficiale Sanitario al fine di avere un quadro più chiaro della situazione, mentre per quanto riguarda gli interventi riusciamo ad effettuarli grazie all’impegno e la professionalità di un paio di operai comunali che sono, tra l’altro, in possesso della qualifica e/o patentino idoneo a poter operare; il tutto si completa con l’intervento prezioso e specifico dei tecnici e degli operai di Calabria Verde”.
Non meno animata è stata la discussione in esito al “Mancato rilascio di locali di privati a seguito di recesso dai contratti di locazione” (fitti passivi). L’opposizione ha chiesto di conoscere i motivi che non hanno consentito all’Ente di lasciare liberi i locali precedentemente detenuti in affitto (locazione cessata con Delibera n.155 del 22/11/2012) ed occupare, invece, quelli acquisiti al patrimonio comunale di provenienza da beni confiscati e rideterminati ad accogliere: il Sistema Bibliotecario Territoriale Jonico; la Biblioteca Comunale ed il Centro per l’Impiego (rispettivamente: Delibere n. 259 e 261 del 26/10/2018 e n. 265 del 06/11/2018). Al tempo stesso -incalza l’opposizione- non è chiaro il motivo del mancato trasferimento, entro il 1° dicembre 2018, così come deliberato dalla Giunta, dai suddetti locali. Infine –si chiede ancora- in mancanza di un regolare contratto di affitto, a che titolo è stato concesso al movimento politico-culturale Agave l’uso di locali che allo stato attuale sono ancora di proprietà di privati?
In proposito, forte anche del fatto di avere padronanza nelle materie giuridiche, il Sindaco Maesanoha chiarito: “In termini giurisprudenziali il diritto di recesso è operante solo nel momento in cui viene esercitato…cosa che allo stato attuale non si è ancora verificato essendo gli stessi occupati con attrezzati, arredi e materiali preesistenti sin da prima dell’anno 2012, anni in cui anche parte della minoranza faceva già politica attiva anche se con poco rumore. Discutere poi sul fatto di aver concesso alcuni locali per l’espletamento a titolo gratuito di un servizio di pubblica utilità (doposcuola) è cosa veramente superflua”; su ciò anche l’opposizione ha glissato evidenziando che l’interrogazione non era stata posta sul fine ultimo dell’iniziativa ma sulle modalità di concessione del locale ad un associazione, movimento e/o organismo esterno.
La trattazione degli altri punti ha riguardato la mozione finalizzata all’ “assegnazione di locali e strumentazione ex art.9-bis del Regolamento del Consiglio Comunale”; tale richiesta è stata reiterata, dalla minoranza, allo scopo di avere in uso dei locali idonei per l’espletamento del mandato elettorale ricevuto dagli elettori. Anche qui, il Sindaco, ha dovuto ribadire il perdurare dell’indisponibilità dei locali (già nota anche al Prefetto di Reggio Calabria al quale le opposizioni avevano già indirizzato, nei mesi scorsi, una specifica missiva). L’indisponibilità non colpisce solo i Consiglieri di opposizione ma anche quelli della maggioranza che, loro malgrado, sono costretti a rintanarsi nella stanza del Sindaco insieme agli Assessori. Piena disponibilità, invece, per l’uso dell’Aula Consiliare…sia per gli uni che per gli altri! Alla luce di ciò i gruppi di minoranza hanno avanzato l’ipotesi di poter avere in uso i locali attualmente occupati dalla “Pro Loco” e dall’Associazione “Augustus” (Gruppo Volontario di Protezione Civile), prevedendo, per questi, una sistemazione esterna all’area comunale (ndr – si tratta di due organismi di primaria importanza che operano a stretto contatto con gli amministratori al fine di migliorare la vita sociale e la sicurezza dei cittadini)…è il caso?
L’approvazione dell’accordo di programma per la gestione associata del sistema depurativo-fognario dei Comuni di Bianco (capofila), Bovalino, Benestare e Casignana è stata, invece, alquanto dibattuta. Soprattutto dopo che il Sindaco ha reso noto che la quota-parte del Comune di Bovalino per la “manutenzione ordinaria e straordinaria” è scesa, fortunatamente, dal 55% al 48,01%, quindi con un minore esborso annuo che è stabilito al momento in circa 290 mila euro(conteggi calcolati sulle previsioni di spesa operate dall’Ufficio Tecnico preposto della Regione Calabria). In proposito, e per avere maggiore contezza, i Consiglieri di minoranza hanno chiesto di poter visionare in maniera più approfondita le carte, anche se si è consapevoli che la decisione finale “è stata già assunta” e non può essere diversa da quella già indicata dalla maggioranza, ossia approvare il piano e dare il via libera alle procedure di espletamento della gara e di assegnazione dei lavori. Nonostante ciò, e anche in presenza del carattere di somma urgenza che anima il consorzio (sono diversi mesi che viene sollecitata l’approvazione del piano-programma), il Sindaco ha dato ugualmente la disponibilità a sospendere il Consiglio per qualche ora o, addirittura, di convocarlo in seduta straordinaria ad inizio settimana, ma la proposta è stata rigettata per impegni personali di qualche Consilgiere.
In conclusione l’ultimo punto all’OdG, la “ratifica della deliberazione di Giunta n. 15 del 29/01/2019 – variazione di bilancio”. E’ riferito, in particolare, ad importanti novità in tema di finanziamenti pubblici ottenuti dall’Ente per la realizzazione di: lavori di efficientamento energetico della pubblica illuminazione (167.667,00); euro 30.382,00 per la realizzazione di lavori di adeguamento sismico scuola secondaria di primo grado di Via XXIV Maggio; ed un contributo di euro 70.000,00 per la realizzazione di lavori di messa in sicurezza, senza specifica destinazione. Per gli altri finanziamenti già noti, ed in avanzato stato di elaborazione (sicurezza strade, scuole e cimitero), l’Ente è in attesa di conoscere soltanto le date di inizio lavori. In virtù di queste nuove entrate -ha detto l’Assessore al ramo Maddalena Dattilo– si è reso necessario procedere all’istituzione di nuovi capitoli di spesa in quanto non erano stati previsti nel bilancio di competenza. L’approvazione, in tal caso, è avvenuta all’unanimità.
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