Si sono dati appuntamento a Bovalino (RC) presso il locale «Il Glicine Bistrò», i candidati calabresi in corsa per laCamera ed il Senato alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. L’incontro ha avuto inizio alle ore 16.30 ed è stato organizzato per illustrare e discutere con gli elettori dei temi «caldi» di questa insolita campagna elettorale. Tematiche quali la sicurezza, gli sbarchi dei migranti, il lavoro, l’economia, le infrastrutture e la viabilità, la sanità, la scuola e la famiglia sono stati affrontati con grande attenzione, impegno ed interesse.

Oltre al numeroso pubblico, erano presenti tanti presidenti, coordinatori e rappresentanti degli altri circoli di «Fratelli d’Italia» facenti parte dell’interland della Città Metropolitana di Reggio Calabria. Punto fermo del programma e filo conduttore dell’incontro è stata la rivendicazione, all’unisono, dell’ «identità nazionale» e del «patriottismo», sentimenti che scaldano molto i cuori dei supporters e alimentano le anime che convivono all’interno del partito presieduto da Giorgia Meloni. Si è iniziato, come dicevamo, alle ore 16.30 con l’ormai consueto «Inno di Mameli» cantato con grande partecipazione da tutta la sala, poi è stata la volta del videomessaggio elettorale realizzato dalla leader di FdI nel quale vengono rafforzati i concetti di unità nazionale, Patria e famiglia.

I saluti di rito e gli onori di casa sono stati fatti da Bruno Squillaci, Commissario comunale del Circolo FdI di Bovalino che era affiancato al tavolo di presidenza dai vari candidati: Giuseppe Serranò e Wanda Ferro per la Camera dei Deputati e Maria Alessandra Polimeno e Massimo Ripepi per il Senato della Repubblica (l’altro candidato, al Senato, Giovanni Iaconis era invece assente per concomitanti impegni politici). I lavori sono proseguiti, quindi, con gli interventi dei singoli candidati che hanno dettagliatamente trattato i punti cardine del loro programma elettorale e non hanno mancato, tra l’altro, di evidenziare anche qualche esplicita critica mossa nei confronti della politica regionale del Presidente Mario Oliverio, reo di governare la regione con provvedimenti molto lacunosi e demagocici (come per esempio «Garanzia giovani») oltre al fatto di pensare più agli spot politici che ai veri e reali problemi della regione.

Alessandra Polimeno, nel suo intervento ha detto: «Siamo grati a Fratelli d’Italia perchè ci da l’opportunità di riscoprirci italiani e di riscoprire, soprattutto, valori unici quali l’amore per la Patria, l’amore per la propria terra e per le nostre tradizioni. In questi giorni stiamo macinando tanti chilometri e stiamo incontrando tanta gente ma siamo contenti così perchè è questo che ci chiede la politica, ossia l’ascolto ed il confronto con la gente che deve essere sempre alimentato e non deve mai mancare. La politica, inoltre, deve svolgere appieno il suo ruolo perchè deve essere intesa come servizio per la comunità e le generazioni future, ognuno di noi è e deve essere sempre responsabile dell’impegno assunto al fine di portare avanti, nelle opportune sedi Istituzionali, le esigenze ed i bisogni dei cittadini. Per questi motivi è necessario riuscire a sostituire l’opportunismo con il servizio per gli altri, la disonestà con l’onestà, il privilegio con la competenza e sostituire i giochi di potere con la fiducia per il cambiamento che, per noi, è possibile…almeno noi ci crediamo».

Pacato, ma appassionato e carico di contenuti è stato invece l’intervento di Wanda Ferro«Per noi è indubbiamente una sfida importante perchè dopo tre governi, finalmente, anche se con una legge elettorale molto discutibile e da noi non votata, la voce torna di nuovo ai cittadini. Al centro della nostra azione politica ci sono tematiche forti e di primaria importanza quali il lavoro, la famiglia, l’economia, la scuola, la riscoperta del nostro immenso patrimonio culturale, la sicurezza e la migrazione clandestina, ecco soprattutto quest’ultima è quella che ci preoccupa di più perchè il rifiuto delle nostre regole, delle nostre tradizioni e della nostra cultura e quindi della nostra Costituzione non fanno altro che mettere a rischio la nostra pacifica convivenza civile. La nostra deve essere una campagna elettorale porta a porta, che deve servire soprattutto a farci centrare quegli obiettivi che ci siamo prefissati sia in ambito nazionale ma anche all’interno della nostra stessa coalizione. Noi vogliamo per i nostri giovani maggiore orientamento e formazione per far si che essi non debbano lasciare la loro terra ma, al contrario, crescere e svilupparsi insieme ad essa».

Giuseppe Serranò ha parlato invece di “reddito di cittadinanza”, “flat tax”, “viabilità ed alta velocita” (affermando, tra l’altro di essere favorevole alla costruzione del ponte sullo stretto), mentre un capitolo a parte lo ha invece riservato alla ZES (zona economica speciale) che non deve essere limitata ad un solo territorio (piana di Lamezia) ma anzi, deve essere estesa a tutta la zona della città metropolitana per far si che possano beneficiarne anche territori disagiati e forse apparentemente meno produttivi come per esempio quello della locride. Questi sono argomenti molto cari al partito ma non solo, e sono temi assolutamente da affrontare e risolvere per il rilancio del nostro territorio calabrese. Per ultimo Serranò ha auspicato, nel prossimo futuro, anche l’avvio di una riforma costituzionale che ci porti ad avere finalmente una repubblica presidenziale che certamente, se si farà, ci consentirà di avere un maggior peso ed una maggiore stabilità politica.

Per ultimo è intervenuto Massimo Ripepi, candidato reggino al Senato, il quale ha messo al centro del suo intervento la riscoperta dei valori di identità nazionale, la cultura ed il valore (non ancora espresso) della città metropolitana e la necessaria funzionalità dell’aeroporto dello stretto che deve essere maggiormente potenziato al fine di renderlo efficace ed efficiente anche in previsione di un allargamento della zona economica speciale (ZES). Un ringraziamento sentito va rivolto, infine, a Giorgia Meloni che non ha preteso di calarci dall’alto le candidature ma si è affidata a quelle che erano e che sono i valori umani espressi dal nostro territorio calabrese.

(fonte immagini: pagina fb di Circolo FdI di Bovalino)

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