FESTA UNITÀ NAZIONALE E DELLE FORZE ARMATE.

(….) Una celebrazione storica sia per la sua durata, è l’unica festa che ha attraversato ininterrottamente un secolo di storia, e sia per la grande rilevanza che assume. Infatti, con il Regio Decreto n. 1354 del 23 ottobre 1922 il 4 novembre fu dichiarato Festa Nazionale.

Con questa la nostra Nazione festeggia il raggiungimento della completa Unità d’Italia dopo la fine della Grande Guerra: si conclude pertanto quel percorso complesso avviato dal risorgimento e che ha portato alla nostra Italia.

Oltre a ciò, il 4 novembre onora anche l’esercito italiano e le forze armate e il loro legame con la cittadinanza e con i valori indissolubili della nostra Patria: la libertà e la democrazia.

È bene proprio oggi ricordare che il sacrificio di milioni di giovanissimi soldati ha consentito di completare l’Unità Nazionale e di dare avvio ad una fase diversa della nostra Nazione, vale a dire la costituzione del popolo italiano.

Per questo la ricorrenza ci consente di omaggiare tutte le vittime del dovere soprattutto militari e non solo, che con il loro esempio sono un costante monito per tutti noi, affinché agiamo sempre nel rispetto dei valori della giustizia sociale, della legalità e del rispetto dell’altro.(….)

Oggi il legame indissolubile tra i rappresentanti delle Forze Armate e tutti noi cittadini si tramuta, ed è questa la GRANDE essenza della Festa, non in un modo per ostentare la forza militare di una Nazione ma in un fermo ripudio alla guerra.

Il pensiero non può non andare al conflitto che da diversi mesi sta vedendo contrapposte la Russia e l’Ucraina. È inconcepibile che in questi tempi moderni si possa pensare di allargare i propri confini in maniera incontrollata e unilaterale senza il rispetto delle vite umane. Ciò va al di là di qualsiasi norma o legge nazionale o internazionale: il diritto alla vita è assoluto e l’uomo non può violarlo. (…..)

Bovalino e la sua comunità hanno un legame particolare con questa celebrazione.

Molti i soldati che hanno partecipato alla Grande Guerra che hanno perso la vita e che abbiamo riscoperto grazie ai tanti documenti, lettere, cartoline, sentenze, attestati di merito e di conferimento di medaglie ritrovate nel nostro Archivio Storico.

Soldati che hanno dimostrato il loro coraggio e sono riusciti a riabbracciare i loro cari, come Sofia Giuseppe, Caporal Maggiore Ardito del IX Reparto d’Assalto Regio Esercito, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare, che contribuì al compimento dell’Unità d’Italia con luminoso ardimento sul Col Fenilon e sul Col Moschin.

Ma anche soldati che hanno combattuto per l’Italia durante l’assurdo regime Fascista e il Nazismo.

E ancora rappresentanti delle Forze Armate che hanno perso la vita nell’adempimento del loro dovere lottando sino alla fine per garantire a tutti noi la libertà e la democrazia: Michele Marzano, Bruno Caielli, Giovanni Ceravolo e Antonino Marino.

Vittime innocenti della ‘ndrangheta che hanno pagato a caro prezzo la loro rettitudine e la loro voglia di migliorare questa terra non piegandosi al malaffare.

Infine, quest’anno festeggiamo i cento anni della edificazione del monumento ai caduti in questa Villa Comunale e i duecento anni della nascita dell’eroe per la libertà Gaetano Ruffo. Quest’ultimo eroe di quel risorgimento che ha lottato per la libertà e la creazione dell’Italia concluso poi con la Prima Guerra Mondiale.

Tutto ciò è un valore alto e inestimabile di memoria per il presente e il futuro del nostro paese e della nostra comunità che deve mirare dritto verso il consolidamento della coscienza civica quale fulcro del progresso culturale, sociale ed economico di un popolo.

Un valore che i giovani devono fieramente portare con loro così come la politica e le Istituzioni i quali devono sempre comportarsi da esempi di rettitudine, democrazia e solidarietà verso l’altro.(…..)

Dalla nostra amata Bovalino giunga, insieme a tutta la Nazione, un messaggio di pace, di altruismo e di tolleranza per continuare a scrivere la storia e ci veda tutti fratelli e non rivali.

Sempre orgogliosi della nostra Nazione e della nostra bandiera rendiamo anche oggi Onore ai caduti, alle Forze Armate e all’Italia.

(Dal mio saluto di oggi)

Vincenzo Maesano sindaco di Bovalino